MILANO – Sensibilizzare sul riciclo attraverso sistemi innovativi per il rilancio dei materiali plastici. Questa idea è stata messa in atto da un giovane 23enne della Nuova Zelanda, Lionel Taito-Matamua, premiato con l’approdo nella doppia finale nella “New Zeland Innovators Award” grazie al suo progetto eco-friendly. Una grande soddisfazione per lo studente di design della Victoria University di Wellington. Il progetto di Lionel intitolato “Renewing Materials: 3D Printing and Distributed Recycling Disrupting Samoa’s Plastic Waste Stream” è uno studio su come la tecnologia, in questo in grado la stampa 3D, sia capace di trasformare e di creare oggetti in plastica riciclata, con il fine di essere riutilizzati per recuperare i rifiuti in plastica dispersi anche nei corsi d’acqua di Samoa, suo paese natale.
Obiettivi del progetto pilota
Dei dieci finalisti del “New Zeland Innovators Award”, il progetto di Taito-Matamua è l'unico pervenuto da Wellington, la capitale del Paese. A 23 anni, lo studente di design ha conquistato anche la finale del “Young New Zealand Innovator”, dopo una ricerca sulla produzione di additivi. Taito-Matamua ha ammesso di essere molto eccitato per questa doppia candidatura: “Essere nominato a fianco di grandi aziende, imprese di settore, gruppi e singoli di successo è una grande soddisfazione - dice il ragazzo - e la conferma che i sacrifici di un intero anno di ricerca hanno dato i loro frutti. Il progetto, dopo la lunga fase di ricerca, è già stato avviato. Il mese prossimo, Taito-Matamua lancerà il progetto pilota insegnando ad una decina di studenti come utilizzare il software di modellazione 3D, sperando che gli adolescenti comprendano il valore che la tecnologia può dare per migliorare il riciclo. Obiettivo finale di Taito-Matamua è quello di presentare il progetto a Samoa, con la speranza che gli abitanti possano usufruire della tecnologia di stampa 3D, per affrontare il problema crescente dei rifiuti in plastica.
Il pensiero di Lionel per riciclare la plastica
“Non abbiamo alcun sistema per riciclare la plastica a Samoa. Tutto finisce in discarica, negli oceani o viene bruciato. Durante la mia tesi di laurea, l’idea era quella di utilizzare la stampa 3D in un modo che potesse beneficiare la comunità locale ed altri paesi che non dispongono dei sistemi di riciclo, per contribuire a ridurre il problema”. Il giovane candidato al premio finale, ha descritto alcune delle soluzioni creative pensate fino ad oggi. Queste includono la trasformazione di bottiglie di plastica in souvenir turistici e la realizzazione di modelli di mammiferi marini per le scuole per educare gli studenti.
di Redazione