La produzione di asfalto con plastica riciclata consente la riduzione di emissioni nocive per l’ambiente
VANCOUVER - Green nel verde verrebbe da dire. In Canada, a Vancouver, è partito l’esperimento del manto stradale realizzato impiegando bottiglie di plastica riciclate che favorisce da un lato il nuovo e inedito impiego della plastica e, dall’altro, la riduzione dell’impatto ambientale grazie alla diminuzione delle emissioni nocive durante la preparazione del composto.
L’INIZIATIVA - Pochi giorni fa il Comune di Vancouver ha ufficialmente lanciato un’iniziativa finalizzata a migliorare la qualità della vita e dell’aria. Èstato infatti messo a punto un nuovo processo di miscela calda per la pavimentazione stradale che utilizza in parte un materiale composto al 100% di plastica riciclata, dalle bottiglie ai flaconi. Il metodo, si legge nella nota, riduce il gas serra e migliora la qualità dell’aria durante la messa a terra dell’asfalto, portando la città ad un passo dal diventare la città più verde del mondo.
IL PROCESSO - La nuova procedura si differenzia da quella consueta perché la miscela dell’asfalto avviene a freddo: le bottiglie e gli altri materiali in plastica vengono sciolti e trasformati in una speciale “colla” adesiva che viene unita al bitume tradizionale, contribuendo a tenerlo unito. Il procedimento a freddo, inoltre, permette di evitare che nell’aria si elevino quelle classiche colonne di fumo nocivo che si vedono solitamente, aiutando così a ridurre l’impatto ambientale in maniera importante.
PRO E CONTRO - Attualmente la plastica rappresenta l’1% dello speciale composto. L’amministrazione comunale di Vancouver fa sapere, tuttavia, che i costi sono tre volte più alti della miscela tradizionale. Però nel lungo periodo il risparmio, energetico ed economico, si potrà quantificare nel 20% dei costi per il carburante utilizzato per produrre asfalto: gli effetti quindi sono uno sgravio per i costi delle aziende, una riduzione dell’impatto ambientale e il recupero di un materiale considerato, a volte erroneamente e troppo facilmente un rifiuto.
20 dicembre 2012