MILANO - Ricevere un libro in cambio di una lattina o una bottiglia di plastica. È questo il meccanismo virtuoso alla base di "Non rifiutiamoci", l’iniziativa ideata da Michele Gentile, libraio appassionato di Polla, in provincia di Salerno, titolare della Ex Libris Cafè. Un modo per smaltire correttamente i rifiuti ed allo stesso tempo promuovere la lettura, in particolare tra i giovani.
I rifiuti raccolti in un anno
In poco più di un anno, grazie a “Non rifiutiamoci” sono stati raccolti oltre 250 kg di plastica e 380 kg di alluminio, consegnati agli addetti allo smaltimento. Con parte del materiale di scarto recuperato, è stato inoltre realizzato un prototipo di "scaffale del libro sospeso" esposto all’interno della libreria Ex Libris Cafè. Nono solo sostenibilità: l'adesione dei presidi e dei docenti da tutta Italia ha fatto sì che venissero consegnati quasi 1000 volumi ai ragazzi delle scuole italiane, di ogni ordine e grado, e che l’interesse nei confronti della libreria salisse grazie ad un maggior numero di visite. “Con iniziative come ‘Non rifiutiamoci’ abbiamo dimostrato come sia possibile una nuova generazione di librerie attente al rispetto dell'ambiente, cogliendone tutte le opportunità per integrare e rafforzare il rapporto lettura/libri e italiani” afferma Michele Gentile.
Librerie luoghi di cultura e “green”
“Non rifiutiamoci” è stata pensata anche per proporre un nuovo modello di libreria in Italia, più attenta alle tematiche legate alla sostenibilità senza rinunciare al proprio ruolo di promozione di libri e cultura. “Sono grato a tutti per aver conosciuto un'Italia silenziosa e unica, attenta alle cose semplici e pronta a coglierne emozioni e contenuti. Un'esperienza unica che custodisco con gioia, a disposizione di tutti coloro che intendano coltivarla per un Paese migliore, con le librerie al centro della ripartenza – conclude il libraio Michele Gentile – Spero che gli attestati di stima da parte di istituzioni, docenti, scrittori, genitori e soprattutto ragazzi non restino foglie al vento ma alimentino quel volo oltre il muro delle convenzioni, dell'egoismo, del piccolo giardino, e consenta di osare per volare alto, proprio come ci insegna la favola del gabbiano Jonathan”.
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Di Salvatore Galeone
