Il padiglione svizzero a Expo 2020 tra sostenibilità e innovazione

Il padiglione svizzero a Expo 2020 tra sostenibilità e innovazione

Lo spazio elvetico a Dubai propone uno spettacolo di luci e ombre per mostrare la sostenibilità, l'urbanizzazione e l'innovazione elvetica

MILANO – Expo Dubai 2020 si concentra su tre temi principali: la sostenibilità, in linea con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, la mobilità intelligente e le opportunità per un futuro migliore. Tre concetti alla base del padiglione svizzero, capace di offrire un’esperienza emozionale e immersiva in tre atti, una messa in scena che dal deserto arabo si sposta sulle montagne elvetiche fino alla città del futuro. Il padiglione è sponsorizzato da aziende come Schindler, Roche, Novartis e Nestlé.

Riflessioni su natura e sviluppo sostenibile

Il padiglione è stato intitolato "Reflections" (Riflessioni), un nome con un doppio significato: da un lato i riflessi creati dalla facciata a specchio della struttura, dall’altro la riflessione più introspettiva e profonda sulla bellezza della natura e sullo sviluppo sostenibile. All’interno del padiglione svizzero, i visitatori diventano protagonisti di un gioco di specchi, colori e luci soffuse e offuscate dalle nebbie alpine, per poi riemergere in un ambiente urbano innovativo e sostenibile.

"Specialmente ora che molte persone sono incollate a un computer a causa della pandemia, abbiamo sete di esperienze emotive di questo tipo. Questo è ciò che offre il padiglione svizzero ed è una delle ragioni del suo successo", afferma Manuel Salchli, commissario generale del padiglione svizzero. L'ultima parte del padiglione ospita una mostra temporanea, che cambia settimanalmente seguendo le tematiche dell'Expo: si va dall'esplorazione dello spazio e dal clima allo sviluppo urbano e all'inclusione.

Sostenibilità tra terra e spazio

Il padiglione pone un accento particolare sulla forza innovativa della Svizzera, una tematica al centro dell'Esposizione universale di Dubai. "La Svizzera è convinta che l'innovazione giochi un ruolo chiave per promuovere lo sviluppo sostenibile. Come leader nel campo dell'innovazione e del riciclaggio vogliamo discutere e scambiare le migliori pratiche", dice Salchli.

Uno dei progetti svizzeri più interessanti promossi all’Expo è quello di ClearSpace, una start-up del Politecnico Federale di Losanna (EPFL) che si propone di creare un sistema efficiente ed economico per rimuovere i 3.000 detriti spaziali disseminati nell'orbita terrestre. Questa è una delle tecnologie di punta dell'EPFL, creata grazie al mandato e ai finanziamenti dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), che l'ha selezionata per la prima missione di rimozione dei rifiuti nello spazio.

Il riciclaggio delle buste di plastica

Degno di nota è anche il progetto Plasticycle, realizzato da un gruppo di studentesse e studenti libanesi che hanno vinto il concorso esterno della Swiss - Middle East Circular Economy for Youth Initiative (Iniziativa di economia circolare per i giovani tra la Svizzera e il Medio Oriente). L’idea è quella di fornire una soluzione sostenibile per il riciclaggio delle buste di plastica in Libano, decomponendole in pellet riciclati. Il progetto sarà portato avanti grazie alla collaborazione di mentori e professori e professoresse delle università svizzere.

Il padiglione svizzero a Expo Dubai 2020

Con un investimento di 16,5 milioni di franchi, la Svizzera è stato il primo Paese ad aderire all'Expo 2020 di Dubai. Il paese elvetico in questa esposizione universale mira a coltivare le relazioni con Dubai, il suo principale partner commerciale nella regione mediorientale, consolidando e rafforzando i rapporti con gli Emirati Arabi. Finora, il padiglione svizzero è stato uno dei più visitati, insieme a quelli di Pakistan, India, Italia e Arabia Saudita, che ha toccando di recente al milione di visite.

Di Salvatore Galeone

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