MILANO – Nelle scorse settimane è stato annunciato, con una cerimonia inaugurale nel deposito delle locomotive di Milano Fiorenza, il primo treno in Italia alimentato a idrogeno. Sarà operativo alla fine del 2024 e coprirà la tratta Brescia – Iseo – Edolo.
L’inquinamento su rotaia
Il settore dei trasporti produce circa il 25% delle emissioni di anidride carbonica nell’Unione Europea. Il treno risulta essere il mezzo più ecologico, grazie ai 44 g di CO2 per chilometro.
I due principali sistemi di trazione attualmente in uso per il trasporto ferroviario sono quello elettrico e quello termico, con il prevalente utilizzo di carburante diesel. Purtroppo, in Italia, circa il 50% della rete ferroviaria non è elettrificata e la trasformazione richiederebbe elevati costi e tempi lunghi; indi per cui, l’utilizzo dei treni alimentati a combustibili fossili è ancora molto frequente.
Con l’obiettivo sempre più impellente della carbon neutrality entro il 2050, la ricerca di soluzioni alternative è in crescita. Il treno a batteria elettrica sembra essere una soluzione per tamponare eventuali buchi delle linee elettriche sovrastanti, in quanto l’autonomia massima dei modelli in fase di progettazione dovrebbe rimanere al di sotto dei 100 km. Il primo modello italiano è stato annunciato durante Expo ferroviaria e dovrebbe entrare in servizio nel 2026 nella linea Altamura – Matera. L’alimentazione a idrogeno, invece, potrebbe essere la soluzione per i tratti a lunga percorrenza.
Treno a idrogeno: i dettagli del funzionamento
Il nuovo treno a idrogeno Coradia Stream, realizzato da Alstom, è stato presentato con una cerimonia inaugurale nel deposito locomotive di Milano Fiorenza. Il progetto è stato finanziato anche attraverso i due miliardi del Pnrr.
Il treno avrà 260 posti a sedere, un’autonomia di 600 km, coprirà la tratta Brescia – Iseo – Edolo ed entrerà in servizio tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025. Come per i treni a diesel, sarà necessario installare delle stazioni di ricarica lungo il tragitto. La principale fonte di energia del treno risiederà nella carrozza intermedia, nella quale si troverà la cella a combustione. L’energia prodotta è il risultato della combinazione dell’idrogeno con l’ossigeno dell’aria esterna, senza nessuna emissione di CO2 nell’atmosfera.
L’Italia è il secondo Paese in Europa a sperimentare questo ecocarburante sui treni. La Germania nel 2012 fu la prima. Alstom ha già dichiarato di voler replicare il progetto anche in Francia e Regno Unito.
Di Stefano Morretta
Credits: FNM-Trenord-Alstom