MILANO - Riscaldare l’ambiente in cui si vive è un diritto di tutti, ma farlo nel modo più eco-friendly possibile è diventato un dovere morale. Se ci apprestiamo ad entrare in un periodo di rincari delle bollette, è anche vero che molti sistemi di riscaldamento più tradizionali e usati attualmente, come quelli a base di combustibili fossili (carbone, petrolio, gas naturale), non sono di certo più sostenibili neanche economicamente. Le implicazioni sono quindi dannose non solo per l’ambiente che ci circonda ma anche per il nostro portafoglio che probabilmente subirà le conseguenze della crisi energetica in corso. Fortunatamente, però, esistono sistemi di riscaldamento ecologici che possiamo adottare per prepararci al freddo che ci attende nei prossimi mesi con un occhio di riguardo per il Pianeta.
Riscaldamenti ecologici: quali sono e perché conviene adottarli
Come spiegato su MyMove, i combustibili fossili come mezzo di riscaldamento hanno un impatto negativo non solo nell’area in cui viviamo. Contribuiscono, infatti, all’inquinamento atmosferico e al riscaldamento terrestre globale oltre che a fuoriuscite involontarie dai sistemi usati per il trasporto di tali materie prime.
Tra i vari sistemi di riscaldamento ecologici, e quindi a ridotto impatto ambientale, ci sono i sistemi di riscaldamento geotermico, stufe a pellet, pompe di calore ad aria, riscaldamento a energia solare, ecc. Nella scelta dobbiamo valutare che rispettino due criteri: le zero emissioni di CO2 e potenza e durata dell’impianto stesso.
Facendo un piccolo esempio, se una tipica caldaia a gas dura dai 10 ai 15 anni prima di essere sostituita, una casa con una vita di 80 anni necessiterà di almeno 7/8 sostituzioni e quindi produzioni di altrettante caldaie. Un sistema di riscaldamento ecologico ha, invece, il vantaggio di durare più a lungo facendoci risparmiare sia nelle emissioni di CO2 giornaliere che in quelle necessarie per la produzione del nuovo impianto.
Riscaldamento green: come riscaldare casa in modo sostenibile
Prima di scegliere il sistema di riscaldamento ecosostenibile più adatto alle nostre esigenze, occorre ragionare sulla costruzione stessa della casa. Il miglior modo per riscaldare o raffreddare un ambiente, a seconda della stagione, è il giusto isolamento dell’ambiente domestico. Il miglioramento dell’efficienza termica per ridurre al minimo i costi è un investimento e consiste sia nell’isolamento che nella tenuta delle finestre e delle altre prese d’aria. Quando si progetta quindi una nuova casa la priorità che deve guidare i lavori è l’attenzione a questo aspetto.
Sistemi di riscaldamento ecologici ed economici a confronto
Secondo i rapporti Energy Star, il riscaldamento geotermico è il modo più efficiente per riscaldare casa perché utilizza la temperatura costante della terra (geotermico sta appunto per “calore della terra”). Se un tipico sistema di riscaldamento utilizza l’aria esterna, in cui più fredda è, maggiore è l'energia necessaria per riscaldare l'interno, un sistema geotermico è installato sotto terra, dove la temperatura è sempre superiore a quella dell’aria esterna. Questo fa sì che occorra meno energia per riscaldare casa, rendendo così questo sistema di riscaldamento un ottimo investimento a lungo termine. Di contro, si tratta di un sistema molto costoso e perciò è possibile valutare anche delle alternative:
Stufe a pellet e termocamini
Le stufe a pellet non sono particolarmente costose e hanno il vantaggio di utilizzare pellet ricavati, di norma, da fonti rinnovabili come prodotti di scarto che altrimenti verrebbero buttati (e ciò rende le stufe a pellet un sistema di riscaldamento più green di quello delle stufe a legna). Questo sistema di riscaldamento ecologico funziona bruciando il pellet e il calore generato dalla combustione viene diffuso nell'ambiente circostante da ventole o tubi di scambio-calore. Si tratta di uno dei sistemi più diffusi in Italia.
Pannelli solari
Il riscaldamento solare termico non deve essere confuso con il fotovoltaico, necessario invece per la produzione di elettricità. Questo sistema di riscaldamento funziona in linea di principio come un tubo da giardino steso al sole: la superficie del tubo assorbe la luce solare, ed in particolare le radiazioni di calore, così che l’acqua all’interno si riscaldi e il fluido riscaldato nei collettori può essere utilizzato per integrare il sistema di riscaldamento. Si tenga presente, infatti, che di solito questo sistema fornisce una media annuale di circa il 60% dell’energia necessaria alla produzione di acqua calda ma deve essere integrato ad uno convenzionale.
Pompe di calore
Un altro sistema di riscaldamento ecosostenilbile è la pompa di calore ad acqua o ad aria. Il loro funzionamento è reso possibile dalla presenza di una batteria che immagazzina il calore prodotto e permette di usarlo per il riscaldamento a pavimento e per l’acqua calda in tutte le ore del giorno e della notte. In alcune zone del mondo il sistema di pompe di calore ad aria sta diventando lo standard predefinito per la costruzione delle nuove abitazioni, ma per la sua efficacia è estremamente importante l’efficienza termica della casa.
Teleriscaldamento
Il teleriscaldamento è una forma di riscaldamento green che sfrutta la distribuzione, attraverso reti di tubazioni interrate, di acqua calda proveniente da una grossa centrale di produzione. Con tale sistema l'acqua arriva alle abitazioni e successivamente ritorna alla stessa centrale a una temperatura più bassa o più alta. Il calore è solitamente prodotto in una centrale che sfrutta il gas naturale o combustibili fossili ma ne esistono anche altre che sfruttano le biomasse o la termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbani. Un'altra fonte di energia "a costo zero" è l'uso di calore proveniente da processi industriali.
Evelyn Novello