MILANO – Spesso si fa un po’ di confusione quando si parla di acqua poiché si pensa che questa sia tutta uguale. In realtà, sia per qualità che per sicurezza, ci sono alcune differenze sostanziali che vale la pena sottolineare per aumentare la consapevolezza di ciò che si beve. Ecco i tre punti di forza sottolineati anche dall’associazione britannica Natural Hydration Council.
1) Quanto è sicura l’acqua in bottiglia rispetto a di quella di rubinetto?
L'acqua in bottiglia è completamente sicura da bere.
L'acqua del rubinetto e l’acqua in bottiglia sono due prodotti diversi, che richiedono processi molto diversi, ma questo non significa che l'acqua in bottiglia sia “meno sicura”. Questa proviene da fonti sotterranee accuratamente selezionate e controllate. L'acqua in bottiglia è classificata come un prodotto alimentare e deve rispettare rigorosi requisiti dell'UE e di sicurezza alimentare nazionale, così come guide del settore di corretta prassi igienica e di fabbricazione. Deve essere frequentemente testata a livello di componente (fonte) e il livello di prodotto finito (bottiglie) e non può essere rilasciata per la vendita fino a quando i risultati per ogni lotto dimostrano che è sicura per il consumo umano. L'acqua del rubinetto può provenire da una vasta gamma di fonti e viene trattata chimicamente e richiede un diverso insieme di regole per garantire la sua sicurezza.
2) Chi garantisce che l’acqua in bottiglia è esente da contaminazioni?
Per garantire l'assenza di contaminazione, i produttori sono impegnati nella protezione delle fonti. Le zone di protezione intorno a bacini di utenza possono coprire anche fino a migliaia di ettari. I produttori di acqua in bottiglia compiono regolarmente controlli alla fonte, durante i processi di imbottigliamento e prima che l’acqua esca dall’impianto per raggiungere i consumatori. Nel caso del Gruppo Sanpellegrino i controlli superano anche i 400 giornalieri.
3) L’acqua in bottiglia è più ecologica rispetto alle altre bevande?
L’acqua in bottiglia è una delle bevande a più basso impatto ambientale, sia se si valuta la carboon footprint che la sua impronta idrica. Recenti stime del Natural Hydration Council collocano l'impronta di carbonio del settore dell'acqua in bottiglia a poco meno di 100.000 tonnellate di carbonio (350.000 tonnellate di anidride carbonica). Questa anidride carbonica vale in media 160g per un litro di acqua in bottiglia, significativamente inferiore rispetto al dato medio del settore beverage. Infine l'impronta idrica di acqua in bottiglia rimane tra i più bassi di tutte le bevande poiché in media ci vogliono una stima di 0,53 litri di acqua per produrre un litro di acqua in bottiglia.
aggiornato il 31 ottobre 2014