MILANO – Circa 3.2 milioni di anni fa, il pianeta Terra potrebbe essere stato ricoperto interamente di acqua. È quanto afferma uno studio, pubblicato da Nature Geoscience. I risultati ottenuti possono aiutare gli scienziati a capire meglio come e dove sorsero i primi organismi unicellulari. Le ricerche sono state condotte da Boswell Wing, coautore dello studio presso l’Università Boulder del Colorado.
Tutto è partito da una località australiana
Il team di ricercatori si è recato inizialmente a Panorama, un sito geologico nel Nord-Ovest dell’Australia. La località è nota per la presenza di colline “tagliate” da fiumi in secca, dove si trova un tratto di crosta oceanica vecchio di 3.2 milioni di anni. L’opportunità è stata considerata ottima per raccogliere indizi sulla chimica dell’acqua dell’oceano. Sebbene non ci fossero campioni d’acqua così vecchi, sono state studiate le rocce che hanno interagito con l’acqua di mare per diverso tempo. I ricercatori hanno raccolto più di 100 campioni di roccia, da dove hanno isolato due tipi di isotopi (ossigeno 18 ed ossigeno 16).
Confermata l’assenza di continenti sulla Terra
Oggi le masse di terra sono coperte da strati ricchi di argilla che assorbono in modo sproporzionato gli isotopi dell’ossigeno 18. Il team di ricerca sostiene che, in origine, gli oceani fossero ricchi di questo tipo di isotopo in quanto non esistevano ancora continenti di terra in grado di assorbirlo. Gli autori dello studio, però, tengono a sottolineare che ciò non significa che non potessero esistere dei “micro-continenti” che sporgessero dagli oceani. “Semplicemente non crediamo che ci sia stata una formazione su scala globale dei suoli continentali come c’è oggi” dichiarano.
di Michael Dones
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