MILANO – Una ricerca condotta dall’Università di Oxford ha analizzato il valore dell’acqua sia a livello globale che locale soffermandosi sul suo monitoraggio e sulla sua portata.
Lo studio ha proposto un nuovo piano che punta a guidare le politiche e le pratiche che la regolano, analizzando il fenomeno in termini economici e ecosostenibili.
Sono quattro secondo loro le priorità su cui è importante lavorare: misurazione, valutazione, trade-off e istituzioni capaci di allocare e finanziare l'acqua.
La ricerca
Secondo i ricercatori sono due essenzialmente i motivi per i quali è necessario ripensare al valore dell’acqua:
L’acqua non ha solamente un ruolo mirato al sostentamento, ma come spiegato al meglio nei 17 obiettivi stilati dalla Nazioni Unite, è fondamentale nello sviluppo sostenibile. Dalla cessazione della fame alla diminuzione della povertà, l’acqua diventa importante anche quando si cerca di assicurare la pace e la giustizia
In molti paesi del mondo l’acqua è una vera e propria preoccupazione giornaliera. Lo dimostra uno studio condotto dalla stessa, secondo la quale nel 2015 le perdite causate da carenza di acqua, inadeguata fornitura, servizi igienico-sanitari e inondazioni nel mondo, hanno portato alla perdita di circa $ 500 miliardi di dollari. Fenomeni come siccità e alluvioni possono causare una catena infinita di conseguenze negative che rischiano di essere tramandate nelle generazioni.
Gli obiettivi
Il loro studio afferma che è fondamentale portare avanti un’azione parallela, che punti su fattori come la misurazione, la valutazione, il trade-off e il rapporto con le istituzioni.
Questo tentativo è confermato dalle parole di uno dei personaggi simbolo del progetto, Dustin Garrick:
«Il nostro documento risponde a un invito all'azione globale: gli impatti negativi a cascata di scarsità, shock e servizi idrici inadeguati sottolineano la necessità di valutare meglio l'acqua. Non ci sono proiettili d'argento, ma ci sono passi chiari da fare, sosteniamo che la valutazione dell'acqua sia fondamentalmente sulla via del trade-off. Per valorizzarla è necessario valutare le diverse istituzioni».
di Michael Vedovato
6 dicembre 2017
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