MILANO – Watly, ideato dalla startup italo-spagnola di Marco Attisani, sembra essere il primo dispositivo al mondo che, funzionando a energia solare, purifica l’acqua da qualsiasi fonte di contaminazione, genera energia elettrica e permette la connettività Internet, ovunque sia installato.
Alla base del progetto, secondo il suo ideatore, c’è un sistema di distillazione a compressione di vapore, per purificare e desalinizzare l’acqua.
Alimentando Watly con acqua contaminata da batteri, parassiti e funghi, viene utilizzato il calore solare raccolto da tubi sottovuoto per vaporizzarla e quindi purificarla (anche da sostanze come arsenico, piombo, cloro e simili).
I pannelli fotovoltaici collocati nella parte centrale generano, invece, elettricità off-grid per alimentare l’elettronica interna della macchina e per ricaricare dispositivi esterni (smartphone, tablet o computer portatili).
Il funzionamento del dispositivo
Watly è un dispositivo che cattura l’energia solare ed espone l’acqua, inquinata o salata, a una temperatura di 115 gradi che la rende potabile.
Purifica 10mila litri di acqua al giorno, senza ricorrere a filtri o membrane che richiedono manutenzione, garantendo al contempo un livello ottimale del pH e dei minerali e produce 100 kWh di energia quotidiana, grazie all’azione di 80 pannelli fotovoltaici.
La forza della macchina incrementa sul lungo periodo, perché in un ciclo di quindici anni una sola unità di Watly potrebbe evitare fino a 2.500 tonnellate di emissioni di gas ad effetto serra e generare 1GWh di elettricità pulita e gratuita.
L’esperimento nel villaggio ghanese di Abenta
Queste previsioni nascono dopo l’esperimento realizzato l’anno scorso nel villaggio ghanese di Abenta, dove il modello 2.0 ha risposto ai bisogni della popolazione locale suscitando curiosità nei bambini e attenzione negli adulti, consapevoli che un sistema del genere potrebbe risolvere uno dei maggiori problema del continente africano.
La prospettiva di una soluzione alla mancanza di acqua potabile unita alla disponibilità di energia e connessione gratuita ha fatto si che Watly venisse richiesto da diversi Paesi. Infatti, spiega Marco Attisani: “offriremo accesso all’acqua potabile e all’energie rinnovabili a Paesi in via di sviluppo, ma anche a quelle nazioni dove l’approvvigionamento dell’acqua in alcune aeree è problematico, come Emirati Arabi e Israele”.
di Valentina Izzo
27 luglio 2017
credits: Watly.co