Acqua distillata: cos'è e a cosa serve
L'acqua distillata (dH2O) è un'acqua quasi del tutto priva di impurità che si ottiene tramite un procedimento di distillazione, detto anche processo di elettrolisi, che scompone ossigeno e idrogeno e rimuove contaminanti, microorganismi, Sali minerali e gas disciolti. L’acqua distillata viene utilizzata in laboratorio come reagente e per la preparazione di soluzioni, oppure in ambito domestico viene usata per alimentare i ferri da stiro a vapore che, con il calcare potrebbero, a lungo andare, danneggiarsi.
Ph dell'acqua distillata
Il pH dell'acqua distillata a 25 gradi centigradi è 7; ciò è dovuto al fatto che l'acqua distillata è composta da sole molecole di H2O. Se l'acqua distillata venisse a contatto con l'aria, il Ph può risultare poco più acido perché, a causa delle sue buone capacità solventi, l’acqua, se esposta all'aria, può sciogliere rapidamente parte dell'anidride carbonica presente nell’atmosfera. Per questo, l’acqua distillata per restare tale deve essere isolata il più possibile dall'ambiente esterno.
Formula dell'acqua distillata e peso specifico
La formula chimica che definisce l’acqua distillata è: DH2O. Ciò significa che in ogni molecola di questo liquido ci sono 2 atomi di idrogeno e 1 di ossigeno, con la lettera “D” che, rispetto alla formula chimica dell’acqua tradizionale, indica il processo di distillazione. Il peso specifico dell'acqua, alla temperatura di 4°C, assume il seguente valore: Ps = 9819 N/m3.
Acqua distillata per usi alimentari
L'acqua distillata è potabile. Tuttavia, è sconsigliato bere acqua distillata. L’organizzazione mondiale della sanità mette in guardia sul consumo continuativo di acque prive di minerali: stimolando un’eccessiva produzione di urina, infatti, queste acque possono generare uno squilibrio elettrolitico. La carenza di nutrienti essenziali come calcio, sodio e magnesio, può inoltre aumentare il rischio di malattie cardiovascolari, osteoporosi e numerosi altri disturbi. “Se si bevesse solo acqua distillata o completamente deionizzata, in pochi giorni l’organismo umano avrebbe un deficit di sali, in particolare sodio/potassio/iodio e magnesio, tale da provocare l’arresto della pompa sodio/potassio – afferma il dottor Umberto Solimene - Alcuni studi convalidano i benefici dell’acqua distillata quando si cerca di “disintossicare” il sistema per brevi periodi di tempo di due o tre giorni al mese. Superato questo termine di tempo, bisogna assolutamente integrare l’alimentazione con sodio, potassio, cloro ed oligominerali come il magnesio, la cui carenza può causare irregolarità nel battito cardiaco e ipertensione sanguigna. Personalmente sono contrario a questo tipo di pratiche: è sempre consigliato bere acque minerali naturali.”
Acqua distillata o demineralizzata? Le differenze tra acqua distillata, demineralizzata, deionizzata
L'acqua demineralizzata (o deionizzata) è un'acqua da cui è stata estratta la componente salina. Ciò che distingue l’acqua distillata da quella demineralizzata è la sua sterilità, ottenuta mediante microfiltrazione ed esposizione a una fonte di luce ultravioletta. Durante il processo vengono rimossi spore, batteri, protozoi e virus. Nell’acqua demineralizzata, invece, avviene la cosiddetta deionizzazione, un processo chimico basato sull’uso di resine a scambio ionico al fine di eliminare gli ioni di idrogeno e di idrossido dei minerali disciolti nell’acqua. A differenza della distillazione, la deionizzazione avviene in modo più rapido e durante questo procedimento non vengono eliminate del tutto molecole organiche come virus e batteri. L’acqua deionizzata è utilizzata in ambito farmaceutico e industriale, per compiere analisi di laboratorio, per refrigerare le componenti meccaniche e nel campo della restaurazione per pulire alcune superfici senza modificare i colori originali.
Ti potrebbe interessare il nostro approfondimento sull’acqua alcalina e i suoi benefici
Di Salvatore Galeone