MILANO - Come ampiamente documentato dagli esperti, una corretta idratazione è fondamentale per il naturale svolgimento delle reazioni biochimiche e dei processi fisiologici che assicurano la vita. Se non opportunamente reintegrati, i liquidi persi possono portare il corpo a disidratarsi con conseguenze importanti sul funzionamento del nostro organismo. E per spiegare meglio cos’è la disidratazione, l’European Hydration Institute racconta come anche la disidratazione abbia caratteristiche diverse a seconda delle alterazioni dell’equilibrio di ali minerali ed elettroliti.
Cos’è la disidratazione e quali sono le cause
Per disidratazione si intende la carenza di acqua nell'organismo, che può essere dovuta a un insufficiente apporto con la dieta e/o da perdite eccessive.
Nell’organismo umano la quantità di acqua presente costituisce tra il 50 e l'80% del peso corporeo. I due estremi riguardano, rispettivamente, gli anziani ed i bambini, mentre negli adulti la quantità di acqua all’interno del corpo raggiunge il 60% del peso corporeo, con punte leggermente più alte negli uomini e negli atleti.
Le cause principali, che portano ad avvertire in breve tempo i sintomi della disidratazione, possono essere:
- gastroenteriti con vomito e diarrea
- diabete
- gravidanza
- insufficienza renale
- eccessiva sudorazione durante la stagione calda
- mancata assunzione della quantità sufficiente di acqua
Disidratazione Isotonica
La disidratazione isotonica è caratterizzata dalla perdita sia di acqua e sali minerali dai liquidi extracellulari attraverso il vomito, la diarrea o a causa di un’assunzione inadeguata di acqua. Essa avviene quando non si verifica il passaggio osmotico dell’acqua dallo spazio intracellulare a quello extracellulare. La disidratazione isotonica è tipica dei bambini in tenera età e negli anziani con insufficienza renale. Rispetto agli altri tipi di disidratazione, quella isotonica prevede una perdita abbondante di acqua e di sodio in uguali quantità.
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Disidratazione Ipertonica
Nella disidratazione ipertonica, la perdita di acqua è maggiore rispetto alla perdita di sali. In altre parole, si perde più acqua che sodio (inadeguata assunzione di acqua, sudorazione eccessiva, diuresi osmotica e assunzione di diuretici). Questo processo è caratterizzato da un passaggio osmotico dell’acqua dai liquidi intracellulari a quelli extracellulari. La disidratazione ipertonica è più comune nelle persone affette da diabete, e rappresenta il 10-20% circa di tutti i casi pediatrici di disidratazione causata da diarrea.
Disidratazione Ipotonica
Nella disidratazione ipotonica si perde una maggior quantità di sodio rispetto all’acqua. È il caso, ad esempio, di una forte sudorazione o perdita di liquidi in seguito a disturbi gastrointestinali, oppure di una compensazione del deficit di acqua ed elettroliti unicamente attraverso l’assunzione d’acqua. Si caratterizza per un passaggio osmotico di liquidi dagli spazi extracellulari a quelli intracellulari. Si verifica anche in caso di assunzione eccessiva di acqua normale o di altri liquidi poveri o del tutto privi di sodio. La disidratazione ipotonica rappresenta il 10-15% circa di tutti i casi pediatrici di disidratazione causata da diarrea. Questa complicazione, potenzialmente letale se il gonfiore esercita una pressione sul cervello (edema cerebrale), prende il nome di iponatriemia.
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