MILANO - Lo stress da rientro in città e l’ansia di dover riprendere la consueta attività lavorativa in questo particolare periodo dell’anno possono determinare l’umore di molte persone. In un momento in cui si è particolarmente sensibili e la nostalgia la fa da padrona, anche fattori solitamente poco presi in considerazione come una corretta idratazione possono fare la differenza: lo dimostra uno studio condotto dall'Human Performance Laboratory dell'Università del Connecticut.
Idratazione e ansia sono direttamente collegati
In passato, diverse ricerche hanno dimostrato il ruolo dei neuroni nel rilevare uno stato di disidratazione dell’organismo e nel segnalare tale carenza a quelle parti del cervello che regolano l’umore. Tramite questo processo si verificano alterazioni che possono causare nell’individuo ansia, stress, tensione. I ricercatori del Connecticut, per verificare questa tesi, hanno effettuato alcuni test specifici su gruppi di giovani donne e uomini con cui valutare il rapporto tra l’idratazione e lo stress psichico.
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Poca acqua, più ansia: i risultati della ricerca sullo stress rispetto all’idratazione
Allo studio hanno partecipato 25 donne, con un’età media di 23 anni, e 26 uomini sui 20 anni. Tutti i partecipanti erano individui sani e attivi, né atleti ad alte prestazioni né sedentari, ma soggetti soliti a svolgere attività fisica per 30- 60 minuti al giorno. Sottoposti ad una serie di test cognitivi in momenti diversi, a seconda del proprio stato di idratazione, le prove hanno misurato la vigilanza, la concentrazione, il tempo di reazione, l'apprendimento, la memoria e il ragionamento. Complessivamente i risultati scientifici hanno provato che uno stato di cattiva idratazione crea maggiori problemi legati all’ansia, alla tensione e allo stress nelle donne rispetto agli uomini. Nelle donne, in particolare, uno stato di disidratazione portava lievi mal di testa, stanchezza e difficoltà di concentrazione, mentre negli uomini provocava qualche difficoltà nei compiti mentali, in particolare nelle aree di vigilanza e memoria di lavoro.
I segnali che stai bevendo poco
Non solo ansia e stress: il nostro organismo produce automaticamente una serie di reazioni strettamente correlate alla carenza di acqua al suo interno. Ecco i più comuni segnali che ci indicano che stiamo andando incontro alla disidratazione:
- Scarsa minzione: quando il nostro corpo si accorge di avere poca acqua al suo interno, il cervello reagisce rilasciando l'ormone antidiuretico che istruisce i reni a secernere meno acqua e a non produrre tanta urina. Ciò influisce sulla frequenza della minzione e sulla quantità di urina prodotta ed espulsa.
- Pelle secca: la pelle è il più grande organo del nostro corpo e richiede tanta acqua per prevenire la secchezza. Quando siamo disidratati, l'acqua viene rilasciata dalle cellule della pelle per essere trasportata agli organi vitali e di conseguenza la pelle diventa più secca.
- Scarse performance fisiche: l’acqua è necessaria per ossigenare il sangue e aiuta il trasporto di sostanze nutritive alle cellule dei muscoli; per questo una corretta idratazione è fondamentale per mantenere un elevato livello di prestazione fisica.
- Urine scure: il colore ideale delle urine dovrebbe essere trasparente o giallo paglierino. Se invece sono più scure, questo sintomo di disidratazione non va trascurato. Le urine scure sono un segnale preciso che si deve bere di più.
Come prevenire l’ansia e lo stress: 5 consigli
Per evitare ansia e stress, risulta fondamentale seguire uno stile di vita sano e adottare alcune strategie in grado di aiutarci ad affrontare gli impegni quotidiani nel migliore dei modi. Ecco 5 consigli da seguire:
- Seguire una giusta alimentazione ed una corretta idratazione: un regime alimentare sano ed equilibrato consente all’organismo di prepararsi al meglio per svolgere in maniera ottimale dal punto di vista psicofisico qualsiasi tipo di attività.
- Dormire bene: dormire almeno 7-8 ore per notte e mantenere ritmi regolari di sonno consente all’organismo di ricaricare le energie in vista degli impegni del giorno dopo.
- Svolgere attività fisica: praticare regolarmente sport, da soli o in compagnia, allenta la tensione e scarica il nervosismo. Inoltre, l’allenamento quotidiano aumenta l’autostima e favorisce il sonno notturno.
- Stare all’aria aperta: stare il più possibile all'aperto e in mezzo alla natura, passeggiare, leggere o fare sport in mezzo al verde aiuta a rilassarsi.
- Concedersi una pausa: durante il giorno, interrompere quel che si sta facendo e prendersi una pausa aiuta a liberare la mente e riorganizzare pensieri ed emozioni.
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di Salvatore Galeone
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