Cos’è il cooling break? Il timeout del calcio

Cos’è il cooling break? Il timeout del calcio

Con la ripresa dei campionati di calcio in piena estate, ai calciatori è concesso il cooling break, un breve time out per reintegrare i liquidi persi

MILANO – La situazione del tutto eccezionale degli ultimi mesi ha portato, tra le varie misure adottate, anche al forzato stop di tutte le attività sportive, compresi i tornei di calcio professionistici. Con l’allentamento della pandemia e il graduale ritorno alla normalità, le diverse leghe calcistiche europee, a cominciare dalla Bundesliga tedesca, hanno ripreso i campionati per portarli a termine entro l’inizio di agosto. Ciò ha posto leghe, società e giocatori dinanzi ad un problema non di poco conto: il garantire buone prestazioni agonistiche durante mesi caldi come luglio e agosto. Per questo motivo, si è deciso di introdurre il cooling break durante le gare di calcio. 

Cos’è il cooling break

Adottato per la prima volta durante i Mondiali di Calcio in Brasile del 2014, il cooling break è un neologismo entrato nel linguaggio nostrano, tanto da essere menzionato nell’enciclopedia Treccani come “breve interruzione di una partita di calcio concessa dall’arbitro per consentire ai calciatori di rinfrescarsi, in caso di caldo eccessivo.” Esso è quindi una sorta di timeout calcistico che consente agli atleti di reidratarsi e di integrare nell’organismo i sali ed i nutrienti che attraverso il sudore sono stati espulsi, in maniera più consistente del solito a causa delle alte temperature del periodo estivo.

Cooling break, il timeout calcistico in Italia

Il cooling break è stato adottato per la prima volta in Italia nell’agosto 2016, durante la sfida tra Lazio e Juventus, ed inserito dall’estate 2017 nel regolamento della Lega Serie A. “La previsione della possibilità di interrompere la gara per consentire ai calciatori delle due squadre di reidratarsi (cooling break) viene definita gara per gara, d’intesa tra arbitro e squadre – si legge nel regolamento - e implementata a seconda delle condizioni climatiche del luogo di svolgimento della partita. Può essere consentito un break per ogni tempo di gioco se, 90 minuti prima del calcio d’inizio, la temperatura supera i 32 gradi centigradi.”

Sempre da regolamento, il cooling break viene effettuato all’incirca al 30° minuto di ogni tempo regolamentare, (ossia ai minuti 30 e 75), appena il gioco è fermo. Durante la pausa, i calciatori e gli arbitri devono posizionarsi nelle rispettive panchine/aree tecniche per rinfrescarsi; il tempo di gioco continua a scorrere e la durata della pausa deve essere aggiunta al recupero alla fine del tempo.

Di Salvatore Galeone

Source: Adobe Stock

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