MILANO - L’ultima tendenza del fitness? È il Woga, anche conosciuto come Water Yoga, la nuova disciplina che combina i principi dell’asana, ovvero le posizioni dello yoga, con i benefici dell'esercizio in acqua calda, al fine di rilassare, tonificare e rivitalizzare tutto il corpo.
I benefici del Woga
Il Woga è nato dall’idea del terapista americano Harold Dull una decina di anni fa, ma è diventato famoso nel 2019, anche grazie all’applicazione sempre più frequente di tale disciplina da parte di istruttori e preparatori atletici. “L’acqua è uno degli ambienti più idonei per praticare diverse attività, tra cui lo yoga — afferma Dull — perché addolcisce i movimenti, sblocca le articolazioni, allunga e scioglie i muscoli, dona il giusto equilibrio psico-fisico e migliora le capacità di concentrazione. Allontana, inoltre, le tensioni negative, prevenendo lo stress, l’insonnia e l’ansia.” L’acqua calda favorisce anche il massaggio linfodrenante, utile per il drenaggio dei fluidi linfatici, riducendone i ristagni attraverso la stimolazione della circolazione linfatica.
Tipi di esercizi alla base del Water Yoga
Alla base di tale disciplina un principio già applicato in altri ambiti sportivi, come l’aerobica e lo spinning, che hanno travato la propria variante acquatica nell’acquagym e l’hydrobike. Come ogni attività sportiva e ginnica, affinché si possa trarre vantaggio nel tempo, dovrebbe durare circa un’ora. Esistono quattro tipologie di pratica del Woga: esercizi fisici di natura statica o moderatamente dinamici (asana), che corroborano tutto il fisico aumentando forza e elasticità di tutto l’apparato muscolare; esercizi di respirazione (pranayama) per sviluppare la consapevolezza e il controllo del respiro; esercizi di concentrazione/focalizzazione e rilassamento per ridurre lo stress; esercizi di eutonia in acqua, cioè dell’affinamento del tono muscolare di base di ogni muscolo. Il Woga uno sport praticabile da chiunque: dalle donne in gravidanza, visto che favorisce l'ossigenazione del feto, fino agli anziani o a chi ha subito traumi fisici.
di Stefania Ghezzi
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