Lo confermano gli esperti: una corretta idratazione aiuta giovani e bambini a migliorare la performance intellettiva, a scuola e sotto stress
MILANO - Chi studia giorno e notte, chi nasconderà pizzini, chi si affiderà alla sorte: gli esami assillano gli studenti italiani che cercano di prepararsi in tutti i modi ad affrontarli al meglio. Anche se il cervello è già sotto l’ombrellone, l’ultima fatica scolastica richiede un ultimo sforzo di memoria e concentrazione. Come prepararsi al meglio? Impegno e costanza non dovranno mancare ma un ulteriore aiuto può arrivare anche da una corretta idratazione: gli esperti dell’Osservatorio Sanpellegrino spiegano come bere adeguatamente aiuti la memoria e favorisca la concentrazione.
ACQUA E FUNZIONI CEREBRALI - “L’acqua è particolarmente necessaria nei tessuti ad alta attività metabolica: tra questi, il più importante è il cervello, formato da questo elemento per l’85% – conferma il Dott. Alessandro Zanasi dell’Osservatorio Sanpellegrino, Docente presso l’Università di Bologna – Infatti, diversi studi hanno dimostrato come l’insufficiente idratazione incida negativamente non soltanto sulle prestazione fisiche, ma anche su quelle cerebrali. Una moderata disidratazione porta a stanchezza e riduzione di concentrazione, oltre che mal di testa e rallentamento dell’esecuzione di compiti semplici”.
GLI STUDI - Numerosi sono gli studi che evidenziano quanto sia importante mantenere un adeguato apporto di acqua, per tenere alta la concentrazione e l’attenzione sotto stress, oltre che aiutare la memoria. Infatti, si disperde una maggior quantità di acqua in situazioni di tensione, oltre ai liquidi persi a causa della temperatura elevata tipica del periodo estivo. Come si evince dallo studio condotto da Philippa Norman, infatti l’acqua è essenziale per una corretta salute e funzionalità cerebrale. Aiuta il cervello a non surriscaldarsi, processo che causa un calo della performance e, se protratto, ulteriori danni.
CHI È PIU’ A RISCHIO - Giovani e bambini sono maggiormente esposti al rischio di disidratazione rispetto agli adulti, a causa del loro elevato rapporto tra superficie e massa corporea, ovvero tra la quantità di liquidi in essi contenuta ed il loro peso. Fondamentale è quindi idratarsi correttamente e, affinché tutte le capacità intellettive ritornino alla normalità, è sufficiente bere un bicchiere d’acqua o due. “In particolare – aggiunge Zanasi – è consigliabile scegliere acque minerali ricche di calcio, utile alla trasmissione degli impulsi nervosi e favorire i processi cognitivi, di magnesio e sodio, per la regolazione del bilancio idrico”.
COSA FARE - Riassumendo: è bene ricordarsi di idratarsi costantemente, assumendo 1,5 litri al giorno, seguendo una dieta rinfrescante e ricca di liquidi, per contrastare calore e perdita di acqua attraverso la sudorazione, dovuta alle alte temperature estive e allo stress da esame. E non dimenticare di bere acque ricche di minerali, per reintegrare i sali persi con il sudore, portando con sé una bottiglietta d’acqua, durante ogni prova scritta.
aggiornato l'1 luglio 2013