MILANO – La disidratazione – anche se lieve e in soggetti giovani e in buona salute – gioca un ruolo delicato nel rischio di malattie cardiovascolari. A fare nuovi approfondimenti su questo tema è stato Stavros Kavouras, professore associato e coordinatore del programma di scienze motorie presso l'Università di Arkansas, che ha guidato un team di ricercatori internazionali.
La ricerca su idratazione e aterosclerosi
Questo studio è il primo a trovare una connessione tra la disidratazione e la funzione endoteliale con rischi per la salute cardiovascolare degli esseri umani. La funzione endoteliale è la dilatazione e costrizione dell'endotelio, il rivestimento interno dei vasi sanguigni. Essa svolge un ruolo fondamentale nel sistema cardiovascolare e, la perdita di flessibilità nei vasi sanguigni, porta a quel fenomeno noto come aterosclerosi che si manifesta con indurimento delle arterie.
Scopri i sintomi della disidratazione
Il valore dell’idratazione
Un documento scientifico presentato lo scorso anno in Expo e promosso dal Gruppo Sanpellegrino in collaborazione con la FEMTEC ha spiegato i vantaggi sulla corretta idratazione sul benessere del corpo e illustrato i benefici anche sull’apparato cardiovascolare. L’idratazione, si legge nella Consensus Paper, riduce la viscosità del sangue e il rischio di trombosi: il magnesio contenuto nell’acqua favorisce il rilascio delle fibrocellule muscolari cardiache; il calcio, invece, stimola la contrazione delle cellule muscolari cardiache e interviene sulla coagulazione del sangue riducendo i rischi di infarto.
di Alessandro Conte