MILANO – L’acqua è stato un elemento ricorrente in quei movimenti artistici che, tra Otto e Novecento, si sono identificati con il Simbolismo e il Divisionismo, All’oro blu è dedicata la mostra “Orizzonti d’acqua tra Pittura e Arti Decorative. Galileo Chini e altri protagonisti del primo Novecento”, in programma fino al 28 aprile presso il PALP Palazzo Pretorio di Pontedera.
La sintonia tra acqua e artista
L’esposizione è incentrata sulla produzione artistica di Galileo Chini, una delle figure di maggior rilievo del Modernismo internazionale. Fil rouge che accompagna il visitatore lungo tutto il percorso espositivo, l’acqua costituisce una nota costante in tutta la produzione di Chini e racconta la sintonia dell’artista con gli sfondi fluviali e marini: dall’Arno al fiume di Bangkok, da Venezia ai centri balneari e termali di Viareggio, Montecatini e Salsomaggiore. L’elemento acqua ha influito anche nella sua produzione ceramica: i soggetti della fauna marina sono protagonisti nella decorazione di vasi, piatti, formelle dove l’artista gareggia con la natura nella varietà delle composizioni e nella resa cromatica attraverso stupefacenti smalti a lustro.
Il percorso espositivo
La mostra è divisa in quattro sezioni: Simbolismo e Divisionismo, l’acqua come soggetto della produzione decorativa, l’Orientalismo e la fase Secessionistica e Klimtiana, ognuna delle quali presenterà dipinti, bozzetti e manufatti ceramici per accostare il visitatore alla complessità del fare artistico di Galileo Chini. E al suo fianco, in un costante confronto, le opere degli altri grandi protagonisti del Novecento italiano, a lui legati da amicizia, lavoro o sintonia culturale, come Plinio Nomellini, Giorgio Kienerk, Leonardo Bistolfi, Duilio Cambellotti.
di Stefania Ghezzi
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