MILANO – L’acqua e le sue diverse sfaccettature sono al centro della mostra “L’acqua e le sue forme” visitabile gratuitamente presso la Galleria Canesso di Lugano dal 5 aprile al 28 settembre.
Elemento vitale
La centralità e l’importanza della risorsa idrica nella vita umana è indubbia, tanto che può assumere diverse connotazioni a seconda della prospettiva: elemento vitale, metafisico, religioso, quotidiano. All’interno del percorso espositivo, l’acqua non viene interpretata qui solo come puro elemento estetico che, attraverso la sua trasparente luminosità, allieta la natura, conferendole gaiezza. Piuttosto essa è colta nella sua funzione fisica, cioè come elemento vitale, e da qui come elemento metafisico, ossia come sostegno e sostanza della vita, al modo in cui ad esempio l’aveva interpretata il primo filosofo di tutti i tempi: Talete.
Le opere
Nella Galleria di Piazza Riforma tre sono i pittori seicenteschi protagonisti della mostra: Andrea Donducci, Niccolò Codazzi e Antonio Travi. Acqua come purificazione sacra (Battesimo di Costantino) e quotidiana (Lavatoio) nei dipinti di Codazzi (Napoli 1642-Genova 1693), ma anche fonte di vita, elemento di continuità e rinnovamento, di gioia fresca e inaspettata come in Baccanale. Più leggera e sorridente l’opera de Il Mastelletta (Andrea Donducci, Bologna 1575-1655), dove l’acqua culla le barche colme di persone divertite ne Festa campestre in riva a un fiume. Chiude Antonio Travi (Genova 1608-1665), che raffigura uno scorcio di paesaggio marino ligure, immortalato nelle cristalline luci dell’alba, mentre un gruppo di pescatori torna a riva dopo la pesca notturna.
di Salvatore Galeone
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