MILANO - Immagini di luce incandescente danzano su un ritmo elettronico lento, mentre uno strumento indistinguibile irradia un suono che somiglia al fluire dell'acqua. Non più di 100 persone erano sedute nella caverna buia nella città iraniana Qazvin, a 140 km a nord-ovest della capitale Teheran, intente ad ascoltare la melodia suonata dal musicista elettronico Saba Alizadeh, il cui scopo è quello di evidenziare la mancanza di acqua come risorsa in questo momento in Iran.
L'eleganza per l'acqua
Il musicista usa lo Zanjeer, uno strumento composto da piccole catene appese a un manico di legno, per la produzione di note musicali. Alizadeh ha installato un microfono all'estremità dell'impugnatura dello Zanjeer per catturare il suono granulare prodotto dal movimento delle catene. Il rumore delle catene è che ricorda quello dell'acqua che scorre. La performance include immagini create dall'artista Siavash Naghshbandi, che ha collaborato al progetto. Le immagini, proiettate sulle pareti e sul soffitto, erano una percezione artistica dei riflessi dell'acqua.
Aumentare la consapevolezza
Alizadeh ha avuto l'idea del pezzo musicale nel 2012, quando ha iniziato a studiare musica al California Institute for Arts, dopo aver terminato la sua laurea in Fotografia in Iran. "Metaforicamente parlando, i concerti sono un ricordo dell'acqua che non esiste più in questi bacini artificiali", ha affermato Alizadeh ad Al Jazeera. Il musicista ha voluto rivisitare queste icone architettoniche, che un tempo ospitavano acqua e adesso prosciugate, nel tentativo di aumentare la consapevolezza sulla crisi idrica del paese. Da anni ormai, la maggior parte di questi giacimenti si è prosciugata, trasformando le strutture in cimeli del passato.
L’importanza della risorsa acqua
Finora, Alizadeh ha eseguito il suo spettacolo, “Elegy for Water”, nei bacini idrici delle città di Qazvin, Kerman e Shiraz. Il musicista 35enne ha in programma di fare altri eventi a Kashan, Yazd e Isfahan, città che negli ultimi anni hanno dovuto affrontare carenze idriche. Secondo il ministro dell'Energia iraniano Reza Ardakanian, circa 35 milioni di iraniani, poco meno della metà della popolazione totale, hanno dovuto affrontare la scarsità d'acqua durante l'estate del 2018. La mancanza di consapevolezza riguardo al problema ha ulteriormente aggravato la situazione. "Non sembriamo prestare attenzione alle cose che stanno accadendo in questo senso", ha detto Alizadeh. "Forse questo tour potrebbe essere un piccolo gesto per ricordare alla gente l’importanza della risorsa acqua, in modo che possano apprezzarla un po' di più".
di Chiara Fossati
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