MILANO - Esistono diversi tipi di acqua minerale: attraverso l’etichetta presente su ogni bottiglia possiamo conoscerne le caratteristiche organolettiche peculiari e capire qual è la più adatta per il nostro organismo.
Tutte le informazioni che si trovano nell’etichetta
Le prime due informazioni da verificare sono: il residuo fisso e i sali minerali. Il primo è un valore che ci indica il contenuto in sali minerali e, in ambito dietetico-nutrizionale, è l’indicatore più utilizzato per classificare le acque. Viene riportato come “residuo fisso a 180°C” perché rappresenta ciò che rimane nell’apposito contenitore di platino utilizzato in laboratorio dopo l’evaporazione dell’acqua contenuta in esso a 180°C. Più alto è il valore, maggiori sono i sali minerali contenuti in un litro. Inoltre, il residuo fisso, è l’elemento che permette di classificare le acque da minimamente mineralizzate a ricche di sali minerali.
I benefici dell’acqua in base alle sue proprietà
Altro indicatore che può essere utile a capire quale acqua scegliere è la quantità e la presenza di sali minerali. Questi sono molto importanti per il nostro organismo e per scegliere quella più adatta a noi. Durante il periodo della crescita, della gravidanza, in menopausa e nella prevenzione dell’osteoporosi, ad esempio, si consiglia acqua calcica, ricca di calcio che apporta benefici a livello dello stomaco, del fegato e delle ossa. In caso di difficoltà digestive e sindrome del colon irritabile sarebbe bene assumere l’acqua solfata, poiché leggermente lassativa, quindi particolarmente indicata. L’acqua clorurata, invece, è utile nel riequilibrio dell’intestino e del fegato, mentre l’acqua fluorurata, quella cioè contenente fluoro, è efficace per prevenire la carie dentale. Infine l’acqua ferruginosa – contenente il ferro, è indicata per chi soffre di anemie da carenza di ferro.
di Valentina Lottini
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