La plastica torna a nuova vita con la produzione dell’artista newyorkese Aurora Robson
MILANO – Corpi fluttuanti, nessuna collocazione spazio-temporale, colori decisi, forme astratte e imponenti. Tutto rigorosamente fatto con bottiglie in plastica. Aurora Robson è una creativa americana che fa del PET la sua “arma” preferita per svelare l’interiorità di una persona e catturare l’attenzione dello spettatore che la osserva. L’artista ha creato negli anni un progetto ampio che coinvolge numerosi guru della Grande Mela in cui le bottiglie di PET riciclato rivestono un ruolo primario, sia dal punto di vista dell'ispirazione che dal punto di vista della materia prima, plasmata per dar vita a incredibili creazioni.
ARTE IN PLASTICA – Nel corso degli anni, la Robson ha recuperato migliaia di bottiglie, evitando che finissero in discarica o peggio abbandonate nell'ambiente e ha dato loro una nuova dimensione. Attraverso materiali di scarto ha creato collage, installazioni e sculture intricate. Profondamente preoccupata per l'ambiente naturale, Robson vede se stessa come un'eco-attivista che utilizza la sua arte per sensibilizzare al rispetto del pianeta.
IL PROGETTO VORTEX– Aurora Robson è anche il fondatore del progetto Vortex, un'organizzazione internazionale di artisti, architetti e designer che lavorano con plastica riciclata per ridurre la quantità di rifiuti degli oceani e dei litorali. Inoltre, è direttore/co-fondatore di Lumenhouse, uno studio fotografico e spazio espositivo situato nel cuore di Brooklyn. Le sue opere sono state esposte in numerose mostre negli Stati Uniti e sono apparse su molte riviste d'arte riviste, come Juxtapoz, Digest e Houston Art.
L’ARTISTA– Lei stessa, nella sua biografia, si definisce una “artista multimediale”, conosciuta principalmente per il suo lavoro di trasformazione di bottiglie in PET e accumuli di corrispondenza postale indesiderata, che assembla seguendo un proprio flusso creativo e a cui ridà nuova vita. L'artista è nata a Toronto, in Canada, nel 1972 ma è cresciuta alle Hawaii e ha vissuto a New York per 20 anni. Il suo lavoro è stato descritto su "Art in America", "Art & Antiquariato" e recentemente le è stata dedicata la copertina della rivista di design "Green Building". Fa parte della Pollock Krasner Grant, la famosa fondazione newyorkese, dalla quale ha ricevuto numerosi premi e sovvenzioni. Robson ha inoltre esposto le sue opere a livello internazionale in musei, gallerie e spazi pubblici, ha insegnato fotografia e scultura e tenuto corsi e lezioni dedicate.
aggiornato il 24 aprile 2014