MILANO – Scatti fotografici realizzati nel posto più caldo del pianeta per denunciare e combattere la siccità in Etiopia. Si intitola “Water Life” la nuova esposizione di Aida Muluneh: descritta dall’artista etiope come “Afrofuturista”, l’esposizione intende mostrare gli effetti devastanti causati dai cambiamenti climatici, il clima arido e secco dei più torridi territori africani.
La mostra che documenta la siccità in Etiopia
L’acclamata mostra farà parte della rassegna culturale “Ongoing strand of environmental programming”, il quale obiettivo principale sarà documentare il fenomeno della siccità ed il suo impatto sulle popolazioni africane, raccontata attraverso una serie di scatti raffiguranti donne e ragazze etiopi. Prendendo ispirazione dalla tradizione africana legata agli ornamenti ed al “body painting”, l’artista etiope ha affrontato non solo l’emergenza della siccità e quella ecologica, ma anche il ruolo vitale dell’arte nella cultura della sua terra natia, in relazione a come è invece rappresentata dai media globali.
Chi è l’artista Aida Muluneh
Aida Muluneh ha un obiettivo preciso : raccontare i problemi legati alla mancanza di accesso alle risorse idriche potabili da parte delle popolazioni africane nelle regioni rurali. La collezione di foto è incentrata sulle figure femminili perché, come ha affermato l’artista “non si può non osservare come siano proprio le donne che si sobbarcano i cesti di acqua da portare ai propri villaggi, distanti decine di chilometri”. Il progetto della visionaria Aida è commissionato dalla ONG WaterAid con il supporto della H&M Foundation, e vedrà vita da metà Settembre alla Somerset House di Londra.
di Stefania Ghezzi
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