L'acqua sulla Luna c'è ed è più diffusa del previsto

L'acqua sulla Luna c'è ed è più diffusa del previsto

Per la prima volta l’acqua sulla luna è stata rilevata in aree esposte al Sole sull'emisfero a noi visibile del satellite

MILANO – Svolta epocale nella secolare ricerca di tracce della presenza di acqua sulla superficie lunare: per la prima volta è stata rilevata la presenza di acqua in aree periodicamente illuminate dal Sole nell’emisfero della Luna a noi visibile. Ad annunciarlo l’ente spaziale americano NASA.

Le rilevazioni del telescopio Sofia

La scoperta è avvenuta grazie al progetto Stratospheric Observatory for Infrared Astronomy (SOFIA). Ricerche precedenti avevano indicato la possibile presenza di acqua sulla superficie lunare, soprattutto vicino al polo Sud, ma gli strumenti usati per le rilevazioni non permettevano di distinguere se il segnale derivasse dalla molecola d'acqua H2O o dall'idrossile (OH) legato ai minerali. Il telescopio Sofia, montato a bordo di un Boeing 747, ha risolto il mistero analizzando lo spettro della Luna a una lunghezza d'onda di 6 micrometri a cui l'acqua non può più essere confusa con altro.

La presenza di acqua sulla luna

Molecole di acqua sono presenti nel cratere Clavius, uno dei più grandi crateri della Luna visibili dalla Terra, situato nella parte sud-occidentale della faccia osservabile della Luna. I risultati delle analisi dimostrano che a latitudini più meridionali l'acqua è presente in abbondanza (circa 100-400 parti per milione), probabilmente sequestrata in matrici vetrose o rocciose. Il ritrovamento sulla superficie lunare delle molecole di H2O aiuterà gli scienziati a pianificare meglio le future missioni spaziali sul satellite della Terra. Maggiori dettagli legati alla scoperta sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Nature.

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Di Salvatore Galeone

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