Alimentazione e sostenibilità: Italiani attenti al cibo ma poco alla sostenibilità alimentare

Alimentazione e sostenibilità: Italiani attenti al cibo ma poco alla sostenibilità alimentare

Secondo l’indagine NielsenIQ su 37mila famiglie europee, solo l'11% sceglie in Italia prodotti sostenibili

MILANO - Tra i cinque Paesi europei, l'Italia si attesta in prima posizione per quanto concerne l'importanza del cibo, mentre in pochi scelgono di adottare un regime alimentare poiché più sostenibile e quindi con minor impatto sull'ambiente. È quanto emerge dalla ricerca "Conscious Eater" di NielsenIQ. Lo studio di mercato ha analizzato in cinque Paesi europei le abitudini alimentari e come queste influenzano il comportamento d'acquisto dei consumatori. L’indagine ha coinvolto oltre 37.000 famiglie coinvolte nel sondaggio tra Italia, Gran Bretagna, Spagna, Germania e Francia.

Le abitudini alimentari degli Italiani

Secondo la ricerca, il 92% delle famiglie italiane ritiene il cibo fondamentale nella loro vita quotidiana. Seguono le famiglie della Spagna con l'87% e della Francia con il 79% di interesse. Nello specifico, una famiglia italiana, spagnola e francese su due predilige i piatti nazionali mentre le famiglie in Gran Bretagna e Germania sono aperte ad una cucina influenzata da sapori di altri Paesi.

Circa il 36% delle famiglie italiane, durante la spesa, investe del tempo per controllare l'etichetta dei prodotti alimentari per verificarne gli ingredienti, quota inferiore a francesi e spagnoli che si rivelano i consumatori più virtuosi rispettivamente con il 42% e il 44%.

Italiani poco attenti alla sostenibilità alimentare

Purtroppo, i consumatori italiani si dichiarano meno sensibili a temi legati alla sostenibilità alimentare e chiudono la classifica europea: solo l'11% delle famiglie italiane dichiara infatti di mangiare secondo un determinato regime alimentare poiché più sostenibile e quindi con minor impatto sull'ambiente. L'Italia è preceduta dalla Spagna con il 14% e dalla Gran Bretagna con il 17%. I Paesi più attenti a queste tematiche, secondo NielsenIQ, sono Francia e Germania che registrano rispettivamente il 20% e il 30% di interesse nei confronti del mangiare sostenibile. In Italia il 31% delle famiglie cerca di limitare i consumi di carne e circa il 2% afferma di seguire una dieta strettamente vegetariana.

Mangiare in modo sostenibile: le tipologie di consumatori

La ricerca ha suddiviso le famiglie europee secondo diverse tipologie di consumatori, denominate “Conscious Eater”. Secondo NielsenIQ nel vecchio continente ci sono famiglie indifferenti per cui l’alimentazione non è una priorità, le quali prediligono pasti veloci e prodotti più a buon mercato; altre famiglie seguono le tendenze e scelgono diete di nicchia; mentre single, giovani e senza figli sono i più propensi a scegliere con cura l’alimentazione con l’obiettivo del benessere psicofisico

Tra i “Conscious Eater” troviamo anche le famiglie green che per le loro scelte d’acquisto seguono motivazioni etiche, preferiscono il biologico e sono attente alla sostenibilità dei prodotti alimentari. Le famiglie più avanti con l’età, secondo l’indagine, sono coloro che per le scelte alimentari optano per i ritmi della natura: esse guardano alla qualità e preferiscono cibi freschi e di stagione, ingredienti naturali, biologici, senza additivi, non OGM.

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Di Rossella Digiacomo

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