MILANO – L’acqua che evapora dalla superficie della Terra, sale verso l’atmosfera, si raffredda e, tramite condensazione, si trasforma in pioggia o neve, per poi precipitare nuovamente sulla superficie. Il ciclo dell’acqua è una delle prime cose che si insegnano a scuola ai bambini, ma da oggi potrebbe essere “visto” e “provato” in prima persona. Questo è l’appassionante viaggio che permette di fare l’azienda spagnola FACSA, attraverso lo strumento di Realtà Virtuale #Conectatealagua, grazie ad un programma di divulgazione e sensibilizzazione ambientale rivolto sia ai grandi che ai più piccoli. Il progetto, inoltre, si avvale delle più recenti tecnologie per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di utilizzare questa risorsa in modo responsabile e per interiorizzare le buone pratiche legate alla cultura dell’acqua.
Con #Conectatealagua si vive un’esperienza immersiva
Le “sessioni”, che sono rivolte soprattutto ad un pubblico di giovani studenti, prendono corpo in un’aula dell’azienda FACSA grazie ad un paio di occhiali a Realtà Virtuale ed un sistema potente di audio surround. Gli alunni sono così immersi in un incredibile “viaggio” che permette loro di vivere un’esperienza unica, in prima persona, come se fossero all’interno di una “capsula” futuristica, e vedere da vicino tutte le fasi che compongono il ciclo completo dell’acqua. Grazie alla Realtà Virtuale si ottiene anche una maggiore motivazione nell’apprendimento da parte degli studenti che diventano protagonisti di una “storia” vissuta in un ambiente virtuale come fosse reale.
Aquandroid, un divertente personaggio animato, ha il compito di guidare ed accompagnare gli studenti in questo emozionante viaggio che spiega perché la vita, così com’è conosciuta oggi, non sarebbe possibile senza l’esistenza dell’acqua.
Le dichiarazioni di José Claramonte, Direttore Generale di FACSA
“La sostenibilità – dichiara il Direttore Generale di FACSA José Claramonte – è da anni al centro della nostra azienda e siamo molto orgogliosi nel promuovere, attraverso questo tipo di iniziative, una maggiore consapevolezza che contribuisce a generare, fin dai primi anni di età, cambiamenti positivi nella Società, oltre che a sensibilizzare le persone sulla necessità di un uso responsabile di questa preziosa risorsa e sull’effetto che ciò ha sulla sostenibilità della gestione del ciclo dell’acqua”.
Pilar Soria, Responsabile RSC della spagnola FACSA ha voluto aggiungere che “oltre a promuovere una cultura dell’acqua che incoraggia valori come la curiosità, la cura ed il rispetto per l’ambiente, crediamo che investire nell’educazione sia essenziale affinché i cittadini possano anche partecipare alla responsabilità di contribuire all’uso sostenibile delle risorse idriche”.
di Michael Dones
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