MILANO – Paura per il caldo (21%) e ansia per la cattiva viabilità (38%) sono i principali fattori di rischio avvertiti in vista dell’esodo ma, secondo uno studio di In a Bottle**, per un esperto su 2 (49%), la stragrande maggioranza di quanti si metteranno in viaggio per le vacanze è male informato o poco cosciente di altre variabili che possono mettere a rischio la salute durante l’esodo. Disidratazione (31%), shock termici (11%) e alimentazione scorretta (16%) sono i “nemici” poco considerati dagli italiani, la cui preoccupazione maggiore pare essere quella di arrivare in fretta a destinazione (23%) sperando di evitare imbottigliamenti e incidenti per strada (22%).
Poca consapevolezza
Quanto sono consapevoli gli italiani dei rischi che corrono durante il lungo viaggio in auto? Solo il 19% degli esperti risponde positivamente mentre per il 45% di loro lo sono poco e anche male informati mentre il 4% degli esperti ritiene che non lo siano affatto o che siano addirittura poco coscienti dei rischi. E in effetti, per il 59% degli italiani i rischi maggiori sono rappresentati dai fattori climatici (pioggia o alte temperature) o dalla situazione del traffico. Ma gli esperti ammoniscono: la sana alimentazione (27%) e la corretta idratazione (22%) sono fattori che se sottovalutati possono mettere a rischio il viaggio.
Comportamenti scorretti
Mettersi in viaggio assonnati o senza aver riposato a sufficienza (37%) e non portare in acqua le giuste scorte d’acqua (39%) sono per medici e nutrizionisti i principali comportamenti scorretti e poco considerati dagli italiani alle prese con l’esodo. Seguono poi il mettersi in viaggio mangiando troppo o troppo poco (18%); utilizzare in maniera errata il condizionatore (17%); fare poche soste (14%).
Preparare il viaggio dalla sera prima
Spiega Luca Piretta, Specialista in Scienza della Nutrizione Umana all'Università "La Sapienza" di Roma: “Spesso non ci si rende conto che guidare richiede la massima attenzione e anche una buona preparazione se il tempo di viaggio diventa lungo. E’ importante pensarci già dal giorno prima. La sera precedente al viaggio bisogna garantirsi una alimentazione che ci permetta un sonno ristoratore perché il sonno interrotto (anche senza risveglio cosciente) è la prima causa di colpo di sonno alla guida. Le persone obese o in sovrappeso o affette da reflusso gastroesofageo soffrono di frequenti apnee notturne che determinano anche loro risvegli ripetuti dal sonno REM con alto rischio di colpo di sonno”.
Le conseguenze dei comportamenti errati
Quali sono le possibili conseguenze di tali comportamenti? Per il 51% degli esperti ovviamente c’è la distrazione e l’aumentato rischio di fare incidenti, seguito da altri fattori negativi per la salute come colpi di sonno (38%), disidratazione (46%), mal di gola e raffreddore (30%); senso di spossatezza (28%), mal di schiena e cervicale (23%).
Gli errori alimentari
Quali errori alimentari commettono più spesso gli italiani in viaggio? Per il 36% il primo è quello di mettersi in viaggio subito dopo i pasti mentre il 28% consuma cibi grassi o fritti prima e/o durante i viaggi (28%). Seguono poi il consumo di bevande gassate o alcolici (13%) e l’abuso di caffè (11%). Con quali accorgimenti si correggono questi errori? Tra le raccomandazioni degli esperti troviamo: portare con sé molta acqua (69%); fare una colazione leggera e qualche spuntino durante il tragitto (73%); limitare i carboidrati poiché l’ipoglicemia riduce la concentrazione (31%); evitare gli alcolici per non alterare i riflessi (27%).
Partire con una buona colazione
Prosegue Piretta: “La mattina della partenza conviene fare una buona colazione con latte o yogurt (anche di soia per gli intolleranti “veri” al lattosio) e due fette biscottate con un velo di marmellata oppure anche un cornetto con un cappuccino. Conviene avere a portata di mano una bottiglietta di acqua naturale da bere (ogni mezz’ora un sorso o due soprattutto in questo periodo estivo). Bisogna fermarsi o alternarsi alla guida ogni 2-3 ore e possibilmente fare 2 minuti di camminata per attivare la circolazione delle gambe e risvegliare la mente e distrarla.Non bisogna mai partire per un lungo viaggio a stomaco vuoto perché la concentrazione prolungata può causare delle ipoglicemie”.
Come migliorare il viaggio
Come si può rendere in linea generale migliore il viaggio? Per il 57% degli esperti partendo a digestione già avvenuta; il 48% invita a bere costantemente per rinfrescarsi durante il viaggio; il 35% raccomanda di mangiare di tanto in tanto cibi secchi (come grissini o cracker); il 32% segnala di cambiare spesso l’aria nell’abitacolo; il 28% invita a non leggere; infine il 13% suggerisce di intrattenersi succhiando una radice di zenzero.
Consigli per gli anziani
Quali sono le raccomandazioni infine principali per i soggetti più anziani? Il 31% degli esperti inviata ad evitare l’abuso di bevande gassate e caffè per contrastare la disidratazione; il 37% sconsiglia le bevande ghiacciate poiché possono causare congestioni; il 27% raccomanda di fermarsi spesso per riattivare la circolazione sanguigna; infine per il 24% è molto importante indossare abiti di fibre naturali che favoriscono la traspirazione e indossare copricapi per proteggersi dal sole.
Il decalogo dell’esodo sicuro
- Inizia a pensare al viaggio già la sera prima
- Assicurati di consumare un cena che permetta un sonno ristoratore
- Evita alcolici, fritti ed altri alimenti che possono aumentare il reflusso gastroesafageo
- Non partire mai a stomaco vuoto
- Prepara una colazione varia, nutriente e leggera
- Assicurati di avere in macchina le giuste scorte d’acqua
- Bevi ogni mezz’ora uno o due sorsi d’acqua
- Usa saggiamente l’aria condizionata per evitare mal di gola e disidratazione
- Fermati ogni due ore per favorire la circolazione sanguigna
- Chiacchiera e tieni vivo il viaggio per tenere alta la concentrazione
di Alessandro Conte
3 agosto 2016
condotto con metodologia WOA (Web Opinion Analysis) su circa 1.300 italiani tra i 20 e i 55 anni attraverso un monitoraggio sui principali social network, blog, siti, e community digitali e su circa 40 esperti tra medici e nutrizionisti, per capire i rischi per la salute legati all’esodo agostano.