Perché nel Mar Morto si galleggia più facilmente? - In a Bottle

Perché è più facile galleggiare nelle acque del Mar Nero?

Scopriamo insieme le proprietà di questo specchio d’acqua dove la concentrazione di sale è così elevata da permettere ai corpi di rimanere a pelo d'acqua senza sforzo

MILANO - Tra Israele, la Giordania e la Cisgiordania nel deserto della Giudea, si trova un luogo magico in cui la gente può tuffarsi in acqua senza affondare, non riuscendo nemmeno a nuotare, ma soltanto a galleggiare. Parliamo del Mar Morto, uno dei pochi specchi d’acqua dove si verifica questo fenomeno all’apparenza inspiegabile, ma che, invece, è dettato da leggi della fisica, della chimica e della dinamica.

Il Mare del Sale

Il Mar Morto, che in arabo letteralmente significa "Mare del Sale", si trova nella depressione più profonda della Terra, esattamente a 415 mt sotto il livello del mare. Generatosi nei millenni per effetto dell'evaporazione delle sue acque non compensate da quelle degli immissari - che è anche principale causa della sua alta salinità -  un suo litro di acqua contiene ben 365 grammi di sale, contro i 35 presenti in media nell’acqua degli oceani. Il peso specifico dell’acqua del Mar Morto è molto elevato ed è esattamente per questo motivo che è possibile galleggiare comodamente, rimanendo sul pelo dell’acqua senza preoccuparsi di saper nuotare o meno. Un’altra particolarità relativa a questo bacino idrografico è che la sua altissima salinità non permette l’esistenza di alcuna forma di vita.

La spiegazione scientifica

Il fenomeno del “galleggiamento” è legato al principio di Archimede, secondo cui "un corpo immerso in un fluido riceve una spinta verso l'alto equivalente al peso del volume del fluido spostato". In pratica, immergendoci muoviamo un volume di acqua equivalente al nostro volume corporeo. Il peso della massa d'acqua spostata dipende dalla quantità di materiali in essa disciolti, e quindi dalla sua densità. L'acqua salata, essendo più concentrata di quella dolce, a parità di volume pesa di più. In base al principio di Archimede, dunque, la spinta verso l'alto conferita dall'acqua salata è maggiore rispetto a quella data dall'acqua dolce, permettendo, dunque, di galleggiare meglio. 

di Michael Dones

Source: Adobe Stock

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