Ghiaccio nero e caldo, la forma d'acqua più comune in natura - In a Bottle

Ghiaccio nero e caldo, la forma d'acqua più comune in natura

Il ghiaccio superionico, particolare forma d'acqua che potrebbe trovarsi nel nucleo della maggior parte dei pianeti ghiacciati, potrebbe aiutare i fisici a creare nuove sostanze con proprietà evolute

MILANO – L’acqua allo stato liquido non è la forma idrica più comune presente in natura, o più precisamente nell’intero sistema solare.  Un esperimento degli scienziati del Lawrence Livermore National Laboratory in California ha permesso di scoprire una nuova tipologia di oro blu, chiamata “ghiaccio superionico”.  Lo studio, pubblicato su “Nature”, spiegherebbe la composizione dei pianeti giganti ghiacciati come Urano e Nettuno.

Il ghiaccio superionico

Durante gli studi in laboratorio, i ricercatori hanno colpito una goccia d’acqua con un potente laser, generando un’onda d’urto capace di aumentare la pressione dell’acqua a milioni di atmosfere e la sua temperatura a migliaia di gradi. I raggi X che si propagavano attraverso la goccia, nella stessa frazione di secondo, offrivano una prima analisi dell’acqua in quelle condizioni estreme. La risorsa idrica all’interno dell’onda d’urto non diventava un liquido o un gas surriscaldato, bensì un ghiaccio cristallino, grazie agli atomi che si congelavano.

La diversa composizione molecolare

Il “ghiaccio superionico”, a differenza del ghiaccio familiare che troviamo al Polo Nord o più comunemente nei nostri freezer, è nero e caldo ed è quattro volte più pesante rispetto a quello normale. Inoltre, non è composto da molecole d’acqua integre, con un atomo di ossigeno legato a due atomi di idrogeno, ma da singole particelle che si scindono, con atomi di ossigeno che formano un reticolo a cella cubica con quelli di idrogeno, i quali sono liberi di scorrere come un liquido al suo interno. Teorizzato per la prima volta più di trent’anni fa ma mai osservato da vicino, secondo i ricercatori americani esso potrebbe rappresentare una delle più abbondanti forme di acqua dell’universo. Nel sistema solare, infatti, questo ghiaccio superionico costituirebbe l’interno di pianeti come Urano e Nettuno.

di Salvatore Galeone

Source: Quanta Magazine