MILANO – La Giornata mondiale del vento, programmata per giovedì 15 giugno, è stata istituita per aumentare la consapevolezza sull’importanza che questo elemento naturale ha per l’intero Pianeta, in un’ottica soprattutto di fonte di un’energia rinnovabile essenziale per permettere la transizione verso nuovi sistemi sostenibili e puliti. Ma cosa si intende per energia eolica e a che punto è l’Italia?
Giornata mondiale del vento: cosa si celebra e quando è nata?
Ogni 15 giugno si celebra la Giornata mondiale del vento, un’occasione per scoprire l’energia eolica e le infinte possibilità che offre per consentire la transizione verso un sistema energetico decarbonizzato, sostenibile e pulito, stimolando anche occupazione e crescita. L’origine di questa giornata risale al 2007 ad opera della European Wind Energy Association. La giornata ha assunto una portata globale solo due anni dopo, nel 2009, quando la EWEA si è unita al Global Wind Energy Council.
In Italia la Giornata viene coordinata e gestita dall’Associazione nazionale energia del vento (Anev), con il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero dell’Ambiente, e si inserisce all’interno del percorso verso il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030, tra cui l’implementazione e utilizzo di forme di energia pulite e sostenibili.
Energia eolica: come funziona e perché è importante
L’energia eolica è una forma di energia rinnovabile che sfrutta l’energia cinetica del vento per generare elettricità grazie all’installazione di turbine eoliche. Il funzionamento è abbastanza semplice e immediato: la forza del vento è in grado di far girare le pale della turbina, collegate a un rotore che a sua volta è collegato al generatore di elettricità. Le turbine possono essere di due tipologie diverse:
- turbine eoliche ad asse orizzontale, caratterizzate da 2/3 pale lunghe e sottili;
- turbine eoliche ad asse verticale, caratterizzate da pale curve più corte e più larghe.
Sfruttando, di conseguenza, una risorsa naturale, l’energia eolica è una forma di energia pulita, sostenibile e che non produce emissioni di gas serra. Una turbina eolica può produrre da un minimo di 100 kilowatt a un massimo di 12 megawatt, sulla base di tre variabili principali: velocità del vento, raggio delle lame e densità dell’aria. A parte la struttura delle turbine, diventa quindi fondamentale anche il luogo in cui vengono posizionate, spesso in spazi aperti – anche in mare, definite offshore – per sfruttare al massimo le correnti del vento.
Questo tipo di energia presenta numerosi vantaggi, primi tra tutti il fatto che è pulita e sostenibile. Oltre a essere la forma più economica tra le nuove forme di energia, è ideale per la coesistenza con altri settori, quali ad esempio l’agricoltura, e per il fatto che a livello europeo impiega 300.000 persone, contribuendo con 37 miliardi di euro al PIL dell’Unione.
Energia eolica: a che punto è l’Italia
Secondo il report dell’Associazione nazionale energia del vento, nel 2021 l’Italia ha prodotto 20,62 TWh di energia eolica, una quantità che corrisponde al 6,27% della copertura nazionale. Con un totale di 7.289 pale, la diffusione di questi accumulatori e generatori di energia non è tuttavia omogenea, e la distribuzione è maggiore nelle regioni del sud come Puglia, Campania, Calabria, Basilicata, Sicilia e Sardegna.
Di Elena Parodi