MILANO - Sabato 20 maggio si celebra la Giornata mondiale delle api, un'occasione per fermarsi a riflettere sull'importanza di questi impollinatori per il nostro ecosistema e per lo sviluppo sostenibile, nonché sui pericoli e le minacce che devono affrontare. Perché è stata istituita e perché le api sono quindi così importanti?
Giornata mondiale delle api: perché proteggerle e celebrarle?
La Giornata mondiale delle api è stata istituita con un obiettivo mirato: sensibilizzare e aumentare la consapevolezza dell’importanza degli impollinatori per il Pianeta, anche in un’ottica di rafforzamento delle misure di protezione verso queste specie che aiuterebbe a risolvere i problemi di approvvigionamento alimentare globale, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, e a conservare la biodiversità.
Sebbene questi insetti siano quotidianamente minacciati dalle attività antropiche, il processo di impollinazione di cui sono regine è fondamentale per la salvaguardia e protezione dell’ecosistema. Secondo quanto riportato dalle Nazioni Unite, infatti, a livello globale il 90% delle specie di piante da fiore selvatiche dipende, in larga misura, dall'impollinazione animale, insieme a oltre il 75% delle colture alimentari mondiali e il 35% dei terreni agricoli globali.
Il tema scelto per l’edizione del 2023 è “Salute delle api e dell’ecosistema”: un vero e proprio tentativo di stimolare un’azione globale per sostenere e incoraggiare il rispetto di questi impollinatori nei processi di produzione agricola. Sono infatti le pratiche agricole intensive, le monoculture e l’uso dei pesticidi a rappresentare la principale minaccia per queste specie, con conseguenze inevitabili e pericolose per il resto dell’ecosistema e per la biodiversità in generale.
Come riportato dalla FAO, i tassi di estinzione delle api sono dalle 100 alle 1000 volte superiori alla media a causa delle attività umane, principalmente legate a industria e agricoltura. A causa della diminuzione, in molte aree, in abbondanza e diversità di queste specie di impollinatori, il sistema alimentare è a rischio. Gli impollinatori contribuiscono infatti al 35% della produzione agricola totale mondiale, impollinando 87 delle 115 principali culture alimentari al mondo.
L’impegno di Sanpellegrino per la tutela degli impollinatori
Sanpellegrino con il supporto di Federparchi e della Scuola Sant’Anna di Pisa hanno già da tempo dato vita al progetto “La Fonte della biodiversità di Acqua Panna”, un programma per tutelare la tenuta di 1.300 ettari a Scarperia, nel Mugello, divenuta un laboratorio “a cielo aperto” sulla biodiversità. Dopo due anni di lavoro di approfondimento e scoperta delle specie vegetali e dei gruppi di vertebrati, nell’ottobre del 2022 è stato introdotto il progetto “Good Bee” a tutela degli insetti impollinatori che svolgono un ruolo vitale per il rigeneramento delle piante.
Sanpellegrino ha deciso così di impegnarsi nella tutela e nel miglioramento delle condizioni di vita degli insetti impollinatori per salvaguardare la biodiversità della riserva di Acqua Panna. Tra le diverse iniziative, è stato inaugurato il primo Bee Hotel una struttura in legno, canne di bambù, corteccia e legno forati che funge da rifugio per api e farfalle diurne. La struttura è circondata da microhabitat sabbiosi e a suolo nudo per favorire la riproduzione degli impollinatori, sempre in un’ottica di risposta alle esigenze naturali e vitali di questi insetti, e dell’importanza che rappresentano per il nostro ecosistema.
Di Elena Parodi