MILANO – L’acqua rappresenta per gli italiani una risorsa tanto fondamentale quanto poco conosciuta. È questo in sintesi il rapporto tra i cittadini italiani e l’acqua che emerge dalla survey nazionale realizzata dall’osservatorio della community Valore Acqua per l’Italia di The European House – Ambrosetti. La survey ha coinvolto un campione di 1.000 cittadini italiani rappresentativi dell’universo nazionale per macro-area geografica, genere ed età dei rispondenti.
I paradossi sull’acqua
L’acqua rappresenta un bene prezioso, ma sempre più a rischio in un Paese come il nostro, il secondo più idrovoro d’Europa, in cui il 21% del territorio è a rischio desertificazione, ma che tuttavia si candida ad ospitare nel 2024 il X Water Forum, il più grande evento mondiale sull’acqua. Dalla survey nazionale sono emersi ben 8 paradossi sulla percezione dei cittadini sulla risorsa acqua.
Il consumo di acqua in Italia
Dall’analisi è emerso che quasi 6 cittadini su 10 ritengono che l’attuale spesa in bolletta sia troppo onerosa, ma il paradosso della spesa troppo elevata mostra che l’Italia è uno dei paesi con le tariffe più basse d’Europa (2,08 Euro/m3 – dato medio nazionale), che corrisponde alla metà di quella francese (4,08 Euro/m3). Per altro, più del 90% dei cittadini non è a conoscenza del costo reale, ritenendo di pagare troppo per il servizio. L’86% dei rispondenti sovrastima la propria spesa annua e quasi 1/3 dei rispondenti pensa di pagare circa il doppio in più rispetto alla spesa reale. Considerando la media italiana, dalla survey emerge che solo il 29,3% dei cittadini beve abitualmente acqua del rubinetto, anche se si registrano rilevanti difformità tra i territori italiani con un progressivo cambio di abitudini a favore dell’acqua di rubinetto in alcune aree del Paese, a partire dal centro nord.
Sostenibilità e consumo di acqua
Per quanto riguarda il consumo di acqua pubblica, è alta la consapevolezza degli italiani circa la necessità di ridurre l’impatto ambientale del servizio (es. riduzione delle perdite di rete, miglioramento qualitativo della depurazione, ammodernamento della rete infrastrutturale) come dimostrato dalla survey: più della metà dei cittadini sarebbe disposta a sostenere un piccolo aumento in bolletta per rendere il servizio più efficiente e sostenibile e l’83% di questi rispondenti dichiara una disponibilità a pagare tra i 5 e gli 11 Euro in più all’anno per agevolare interventi di efficientamento e di risparmio idrico. La survey ha evidenziato come nei confronti del cambiamento climatico emerge un approccio Nimby (Not In My Back Yard): gli italiani dichiarano che il cambiamento climatico è una priorità, ma considerano il problema ancora lontano dal proprio territorio.
Filiera dell’acqua efficiente e sostenibile
“Lo storico, recente inserimento della tutela dell'ambiente tra i principi fondamentali della Costituzione italiana introduce per la prima volta una visione di sviluppo sostenibile nella Costituzione, che tenga in considerazione le future generazioni e definisca con chiarezza la società che vogliamo diventare", ha affermato Valerio De Molli, managing Partner & Ceo di The European House – Ambrosetti. "È una svolta epocale, che va nella direzione tracciata dal 2019 dalla Community Valore Acqua per l’Italia.”
Di Salvatore Galeone