MILANO - Un osservatorio permanente per analizzare le principali tendenze della cooperazione internazionale legate allo sviluppo sostenibile. Nasce tra Napoli e Salerno l’Osservatorio sulla Cooperazione Internazionale allo Sviluppo Sostenibile (OCISS), ufficializzato dall’Accordo Quadro di Collaborazione Scientifica e Culturale tra il Centro Studi Internazionali (CSI) ed il Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione (DISPC) dell’Università degli Studi di Salerno con Delibera di Consiglio di Dipartimento n. 108/2023 (prot. n. 0188227 del 20/06/2023).
L’Osservatorio sulla Cooperazione Internazionale allo Sviluppo Sostenibile
A guidare l'OCISS ci saranno due donne: la prof.ssa Emiliana Mangone dell'Università degli Studi di Salerno e la dott.ssa Stellamarina Donato del Centro Studi Internazionali e che collabora con la LUMSA Università di Roma. Tra i componenti dell'Osservatorio figurano il dott. Francesco Gaudiosi (CSI), il prof. Graziano Palamara (UNISA), la prof.ssa Lucia Picarella (Universidad Católica de Colombia) ed il dott. Alexander Virgili (CSI).
Lo scopo è quello di creare un osservatorio, in grado di tenere conto sia della dimensione progettuale di questa materia, strettamente afferente alla ricerca accademica e all’individuazione delle principali aree di funzionamento e di criticità del sistema, sia della prospettiva attuativa, attraverso il coinvolgimento degli attori che operano materialmente nel settore della cooperazione internazionale allo sviluppo.
La cooperazione tra Stati
L’obiettivo dell’Osservatorio è quello di analizzare le principali tendenze della cooperazione internazionale allo sviluppo. In particolare, questa si estrinseca sia nella dimensione “classica”, attraverso l’asse di cooperazione Nord-Sud che vede coinvolti Stati industrializzati e Paesi in via di sviluppo (PVS), sia in una “nuova” cornice di cooperazione internazionale, che considera la cooperazione direttamente tra Stati in via di sviluppo attraverso l’asse Sud-Sud. Pertanto, è opportuno analizzare le diverse direttrici della cooperazione allo sviluppo, sia considerando gli interessi strategici dell’Italia e dell’Unione europea sul tema, sia le istanze di sviluppo sostenibile sollevate dai PVS.
Il recente summit dei Paesi BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa) ha manifestato l’esigenza di implementare la cooperazione allo sviluppo in una prospettiva sempre più interconnessa, in grado di tenere conto delle esigenze di crescita economica e di sviluppo umano che sono evidentemente sottese allo sviluppo sostenibile in senso lato. Inoltre, la crisi climatica che la Comunità internazionale deve affrontare palesa l’opportunità di riformulare i paradigmi dello sviluppo sostenibile, attraverso un’azione concertata e maggiormente incisiva, sia a livello territoriale che nella sua proiezione globale.
I principali obiettivi dell’Osservatorio
Il tema della cooperazione internazionale, inoltre, si colloca in una prospettiva evidentemente interdisciplinare. I principali obiettivi di questa modalità di cooperazione internazionale sono relativi alla riduzione della povertà, al miglioramento delle condizioni di vita delle persone e al raggiungimento dello sviluppo sostenibile, sia nella sua declinazione ambientale che nella sua prospettiva economica. Da ultimo, risulta necessario sottolineare la compresenza di numerosi attori non solo nella fase giuridica, attinente alle conclusioni di accordi internazionali per la cooperazione allo sviluppo, ma anche alla sua dimensione pratica, che vede coinvolti nelle politiche di cooperazione internazionali gli Stati, le organizzazioni internazionali, le ONG e il settore privato.
L’Osservatorio intende perseguire diverse finalità, atte ad analizzare la cooperazione internazionale allo sviluppo sia da una prospettiva teorica e dogmatica, sia nella sua attuazione pratica nei programmi di cooperazione internazionale.
Di Salvatore Galeone