MILANO – Trascorrendo diversi momenti della giornata in acqua, in particolare durante l’estate, ci sarà capitato di notare come le nostre dita finiscano per raggrinzirsi. Il motivo è ignoto a molti: per questo diversi esperti e scienziati hanno provato a dare una risposta a questo strano fenomeno.
Dita delle mani raggrinzite: lo studio
Alcuni ricercatori dell’Università di Newcastle hanno condotto una serie di esperimenti a riguardo su un gruppo di volontari. Il loro studio è stato pubblicato sul Royal Society journal Biology Letters. Dalle loro osservazioni è venuto fuori che in acqua le dita rugose hanno una prensilità maggiore. I volontari con le dita avvizzite riuscivano infatti a raccogliere una serie di oggetti in marmo immersi nell’acqua molto più velocemente degli altri.
Le pieghe rugose hanno la specifica funzionalità di aiutare a maneggiare meglio eventuali oggetti presenti in acqua. Come ha mostrato uno studio precedente pubblicato su Brain, Behaviour and Evolution, le pieghe non sono comunicanti fra loro. Per questo, quando il dito preme su una superficie dura l’acqua scivola via creando una maggiore superficie di contatto, il che agevola la presa. Un po’ ciò che accade con il battistrada degli pneumatici.
Perché la pelle delle dita raggrinzisce
Questa caratteristica potrebbe essere indotta dall’evoluzione e derivata dalla necessità di procurarsi cibo in ambienti umidi o direttamente in acqua. Altri studiosi invece ritengono che si tratti di una casualità e che le dita rugose non abbiano in realtà alcuna vera funzione.
La pelle si raggrinzisce quando facciamo il bagno perché si gonfia d’acqua. Lo strato corneo, la parte più superficiale della pelle, è costituito da cheratina, una proteina che per sua natura si lega all'acqua e alle sostanze grasse. Quando immergiamo le mani a lungo, questa proteina assorbe acqua e si gonfia. Il risultato è che lo strato corneo diventa più ampio rispetto alla superficie sottostante, e di conseguenza forma delle pieghe. Il fenomeno è chiaramente visibile sulle mani e sui piedi perché in questi punti la cheratina è più abbondante che in altre parti del corpo.
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Di Rossella Digiacomo
