MILANO - Il professore Tian Fuqiang della Tsinghua University è stato premiato per aver sviluppato, insieme al suo team, una nuova tecnologia di irrigazione che permette di ridurre il consumo di acqua fino a un quarto nelle zone più aride, come quella di Xinjiang. La cerimonia si è tenuta lo scorso 4 settembre a Bali, in Indonesia, dove ogni anno la International Commission on Irrigation and Drainage (ICID) assegna il premio WatSave Techonology per la migliore tecnologia di risparmio idrico.
Come funziona il modello studiato dagli scienziati cinesi
La tecnologia si basa su un modello matematico che, secondo il team di Tian, è in grado di simulare e prevedere il movimento del sale e dell’acqua in differenti tipologie di terreno. In una regione arida come Xinjiang, infatti, la presenza di troppa o di pochissima acqua può portare alla salinizzazione, vera e propria minaccia per l’agricoltura, che può essere causata da una rapida evaporazione dell’acqua stessa. I ricercatori hanno provato per anni a trovare il giusto bilanciamento tra acqua e sale, ma solo ora, grazie a questa nuova tecnologia, gli agricoltori potranno pianificare correttamente ed efficacemente l’utilizzo dell’acqua. In questo modo, sarà possibile ridurre il consumo di acqua fino al 25% e aumentare la produzione del 20%.
I benefici della nuova tecnologia, meno acqua stessa resa
Secondo il team di ricerca, applicare questa nuova tecnologia per irrigare gli oltre 70 milioni di ettari di campi di cotone presenti in Cina e in Asia Centrale, potrebbe generare più di 7 miliardi di dollari di entrate extra all’anno per gli agricoltori. Allo stesso tempo, potrebbe ridurre il consumo annuale di acqua di circa 17,5 miliardi di tonnellate. Gao Lihui, direttore della Chinese National Committee on Irrigation and Drainage a Pechino ha affermato che “la più grande sfida ora è quella di promuovere questa tecnologia in tutto il mondo”; essa è, infatti, non solo efficiente ma anche economica dal momento che utilizza delle condutture di plastica con pareti sottili che devono essere sostituite ogni anno, ma che sono riciclabili e poco costose.
di Valentina Lottini
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