MILANO – Fin dalla sua prima edizione nel 1974 il World Environment Day ha sviluppato a livello mondiale una piattaforma globale per sensibilizzare su questioni sempre più urgenti quali l’inquinamento marino, il riscaldamento globale, il consumo sostenibile. Il tema scelto per l’edizione 2016 è il commercio illegale della fauna selvatica e lo slogan coniato per l’occasione è “Go Wild For Life”.
Il World Environment Day
L’assemblea generale della Nazioni Unite ha istituito questo giorno nel 1972 che trovò la prima realizzazione il 5 giugno del 1974 con lo slogan “Only One Earth”. Diversi e importanti sono stati i temi approfonditi nel corso degli anni: dalla preoccupazione per lo strato dell’ozono (1977), al futuro dei nostri figli (1979). A cavallo tra gli anni 80 e 90 l’attenzione si concentrò sui temi dello sviluppo sostenibile e del riscaldamento globale, quindi su grandi campagne mondiali volte alla cooperazione tra i popoli. Dagli 2000 a oggi, con l’obiettivo di allargare sempre più i confini, le celebrazioni ufficiali hanno toccato di volta in volta Paesi fino ad allora ai margini della scena mondiale dal Libano al Brasile.
Il commercio illegale della fauna selvatica
Il Paese che ospita l’edizione 2016 è l’Angola e il tema scelto è una questione particolarmente pressante nel continente africano con effetti mondiali. Il boom del commercio illegale di prodotti da fauna selvatica sta erodendo la biodiversità della Terra, privandoci del nostro prezioso patrimonio naturale. L'uccisione e il contrabbando, inoltre, sta anche minando le economie e gli ecosistemi, alimentando la criminalità organizzata e i problemi di sicurezza alimentare in tutto il mondo.
di Alessandro Conte
30 maggio 2016