Cinzia Cattoni (MUBA) e la leggerezza della sostenibilità

Cinzia Cattoni (MUBA) e la leggerezza della sostenibilità

La presidente di Fondazione MUBA racconta all’interno del Bilancio di Sostenibilità 2021 la sua collaborazione con Sanpellegrino

MILANO – Quello tra il Gruppo Sanpellegrino e Fondazione MUBA, il centro museale che da oltre 26 anni promuove una cultura innovativa per l'infanzia che ponga al centro dell'esperienza i bambini, non è stato un incontro non tra due enti, ma tra persone che pensano che il lavoro di gruppo e l’educazione al benessere siano inscindibili. A raccontarlo è  Cinzia Cattoni, presidente di Fondazione MUBA, all’interno del Bilancio di Sostenibilità 2021 del Gruppo Sanpellegrino.

Educare intrattenendo

Fondato a Milano nel 1995, il centro museale ha introdotto per la prima volta in Italia il concetto di edutainment, il modello della mostra gioco interattiva tipica del mondo anglosassone. “Un approccio pionieristico – racconta Cinzia Cattoni - una vera sfida accolta prima dalla Triennale e poi nel 2013 dal Comune di Milano che ci ha dato una sede dopo la vittoria di un bando pubblico: la Rotonda della Besana, perfetta nelle sue forme circolari, inclusive e ‘abbraccianti’.”

L’incontro con il Gruppo Sanpellegrino

La presidente di Fondazione MUBA racconta con entusiasmo quando nel 2013 le strade del suo centro museale si sono incrociate con quelle di Sanpellegrino, non senza qualche timore. “Avevamo paura di incontrare la grande azienda, dispersiva, con la mentalità da sponsor e non da partner” rivela Cinzia Cattoni. Fortunatamente, non è stato così. “Abbiamo trovato un gruppo di lavoro coeso e con le idee chiare, collaborativo, che pensava – e pensa tutt’ora – al medio e lungo periodo e non al “mordi e fuggi”.” La corretta idratazione è stata per i primi anni il loro mantra, prima con la localizzazione di un progetto internazionale e poi con H2Otto, iniziativa pensata e creata in Italia.

I nuovi progetti

Negli anni, la proposta si è allargata progressivamente all’ampio tema della sostenibilità ed oggi “stiamo lavorando a due progetti che puntano a rendere sempre più concreto – ed anche gioioso – il tema dell’economia circolare.” Quali? Il primo è l’installazione di un eco-compattatore presso il museo: il suo contenuto fatto di bottiglie di PET costituirà la materia prima per costruire un parco giochi realizzato con materiale riciclato nel giardino della Rotonda. “Cosa c’è di meglio per coinvolgere i bambini se non fare toccare con mano il “ciclo del riciclo”?” osserva la presidente di MUBA.

Il secondo progetto riguarda il tema dell’Agenda 2030, ostico anche per molti adulti. Così dal MUBA si sono detti: “E se lo rappresentassimo con fumetti, illustrazioni, piccole installazioni, insomma facendo leva sulle arti figurative?” Così il progetto sta prendendo forma, anche grazie all’aiuto della scenografa e modellista Isadora Bucciarelli e della sua piattaforma Flatopolis, che, come il celebre romanzo Flatlandia del reverendo Abbott, aiuta ad avere prospettive sempre diverse. Un libro? Una MUBA box? Una mostra itinerante? “Non abbiamo ancora le idee molto chiare. Ma ci metteremo presto a tavolino con le colleghe di Sanpellegrino e qualcosa di bello succederà.”

Di Prisca Peroni

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