MILANO – Daniele Berruti ha sviluppato una passione per la natura e una passione per la sostenibilità fin da bambino, quando andava in campagna con i nonni. Il suo percorso di studi lo porta a laurearsi in Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro. Dopo alcune ricerche effettuate con amici, viene a conoscenza di un albero fantistico, la Pawlonia e da quel momento decide di fondare la sua associazione.
Dopo un percorso di studi inerente alle tematiche ambientali, Daniele Berruti sente l’esigenza di impegnarsi attraverso azioni concrete a sostegno dell’ambiente. Crede nell’approccio one -health e nel fatto che ognuno di noi è indispensabile per arrivare all’obiettivo di un mondo più sostenibile.
La sua vita cambia quando scopre con un gruppo di amici i benefici della Paulownia e decide di fondare un’associazione, denominata Paulownia Piemonte Nazionale, con l’obiettivo di migliorare il pianeta grazie ai benefici prodotti dall’albero.
Ciao Daniele, parlaci di te e di com’è nata la tua passione per la sostenibilità.
Sembra ieri quando da bambino stavo in campagna con i nonni, a curare l’orto e passare le giornate nei boschi immerso nella natura. Già da lì ho avuto modo di apprezzare quanto la natura sia d’aiuto all’essere umano. Negli anni ho constatato quanto così rapidamente si sia danneggiato il pianeta. Non ci è voluto molto a capire che stare fermi o lamentarsi non avrebbe prodotto risultati: ho sentito forte la necessità di impegnarmi con azioni concrete e studiare il più possibile queste tematiche.
All’università ho studiato tecniche della Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, dove in modo più approfondito ho affinato la forma-mentis legata alla correlazione tra Ambiente ed effetti sulla salute delle persone, considerando ciò che circonda l’essere umano e la completa sinergia tra ambiti apparentemente differenti: l’approccio olistico è One-Health.
Com’è nato il progetto di Paulownia Piemonte Nazionale? Di cosa si occupa? Quali sono i suoi obiettivi?
Tra le diverse attività che svolgo, ho fondato molti anni fa l’ass.ne Paulownia Piemonte Nazionale, proprio perché ho scoperto con alcuni amici questo albero incredibile, la Paulownia. È l’albero che assorbe più CO2, ideale per i programmi di compensazione, ma soprattutto per rallentare davvero il cambiamento climatico, dato che è anche l’albero con la crescita più rapida, arrivando a diversi metri in un solo anno. Ma poi è davvero multifunzione: aiuta la biodiversità, migliora la fertilità dei suoli, regala un legno molto pregiato e unico ma soprattutto è rinnovabile; si può infatti tagliare più volte alla base e ricresce a fusto, rappresentando una vera fonte sostenibile. Le foglie sono un ottimo foraggio per animali e i fiori aiutano le api. Si possono estrarre molte molecole ad uso medicale, come ci confermano diversi studi scientifici pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità.
L’obiettivo è molto semplice, quanto importante: migliorare il pianeta e quindi la vita dell’essere umano con uno strumento naturale, un albero, con caratteristiche uniche. Una soluzione reale, efficace ed efficiente a un’emergenza. Realizziamo anche programmi di riforestazione e didattica nelle scuole, aumentando la consapevolezza di quanto sia importante l’ambiente e le proprie azioni.
Un progetto che ti è rimasto a cuore.
Un progetto davvero importante a cui collaboro con molte altre persone del mondo accademico, della cultura e dell’ambiente, è “Il Calendario Ambientale”. Questo nasce dalla necessità di infondere cultura, quotidianamente, sul tema della sostenibilità. Ogni giorno una “pillola” di sapere da parte dei personaggi più illustri che riguarda proprio l’amore per il proprio pianeta. Un calendario particolare, insomma, che possa aiutare a far si che si parli davvero ogni giorno di questi temi nelle aziende, nelle scuole, nei negozi e a casa. Io sono dell’idea che ognuno di noi sia una goccia d’acqua, ma tante gocce d’acqua formano un oceano.
Infine, alcuni consiglio per essere più sostenibili.
Prima regola essere ben informati e amare il sapere: molte soluzioni sono dietro l’angolo, basta scoprirle. Sicuramente parlare di questi argomenti a lavoro, in azienda, a casa o con gli amici. Ognuno può diventare un piccolo leader e smuovere nuove coscienze. Poi impegnarsi con le proprie azioni quotidiane: dal rispetto delle risorse, a piantare alberi e curarli, fare progetti che portino a risultati seri e apprezzabili. Soprattutto non lasciarsi demoralizzare dal comportamento di pochi e anzi, questo dev’essere un ulteriore spinta per fare di più e meglio: non dobbiamo lavorare solo per noi, ma per chi verrà.
Di Stefano Morretta