MILANO – La Federazione Italiana Pubblici Esercizi ha pubblicato l’edizione del 2024 del Rapporto Ristorazione che, oltre a descrivere le condizioni del settore in un’epoca caratterizzata dal post-pandemia, si pone l’obiettivo di delineare i principali trend che caratterizzano questo mercato, in un’ottica anche di sguardo verso il futuro.
Rapporto Ristorazione 2024: le variabili analizzate
Il Rapporto Ristorazione pubblicato da Fipe è giunto quest’anno alla sua dodicesima edizione, con l’obiettivo di delineare una panoramica generale del settore, nel tentativo di approfondire la trasformazione economica, sociale e culturale in corso, sia dal punto di vista della domanda che dell’offerta. Partendo da un’analisi macroeconomica del contesto di riferimento, il rapporto scende poi più nel dettaglio della demografia delle imprese, dei livelli di occupazione e produttività, dell’andamento delle attività degli imprenditori e dei consumi.
Le imprese
In generale, l’anno appena passato può essere definito positivo per l’intero settore, sintomo di una totale ripresa in seguito gli anni colpiti dalla pandemia che ha avuto inevitabili ripercussioni su questa tipologia di servizi. Sebbene il numero di imprese attive nei servizi di ristorazione sia leggermente calato rispetto all’anno precedente del -1,2%, è stato registrato invece un incremento significativo di nuove imprese rispetto al 2022 (+6,5%), a testimonianza di un settore che rimane comunque vivo e capace di attrarre – anche per molti giovani (il 12,9% delle imprese giovanili è controllata da un under 35).
I principali investimenti: ambiente e digitale
Secondo quanto riportato dal Rapporto Ristorazione 2024, gli investimenti risultano sempre più necessari per stare al passo con le trasformazioni energetiche, ambientali e tecnologiche in corso: circa la metà degli imprenditori ha infatti effettuato un investimento indirizzato al rinnovo dei parchi attrezzature o al potenziamento degli strumenti digitali, con circa il 90% dei servizi che ha cercato di migliorare i consumi energetici nel rispetto dell’ambiente. Inoltre, 8 imprese su 10 hanno introdotto uno o più strumenti digitali.
Consumi e consumatori
Nel post-pandemia si è registrata una definitiva ripresa del mercato dei consumi fuori casa, complici le riaperture e il ritorno alla vita pre-Covid. A spingere questa ripresa, poi, sono intervenuti soprattutto il turismo e lo smartworking, anche se rimangono ancora differenze sostanziali all’interno della singola tipologia di pasto: sono cresciuti gli aperitivi, in quanto occasione di socialità, mentre rimangono indietro i consumi post-cena, complice forse un cambiamento nelle abitudini dei più giovani.
I principali trend emersi
Il Rapporto Ristorazione 2024 ha individuato anche alcuni trend del presente e del prossimo futuro. Tra questi, oltre a un processo di riduzione dell’inflazione e a una crescita del peso della ristorazione in catena, sono emersi, a livello di domanda, una crescente richiesta di “personalizzazione” – la ricerca, cioè, di offerte sempre più specializzate in base alle singole esigenze e gusti - e la sempre più grande attenzione verso la sostenibilità e l’attenzione per il Pianeta.
Di Elena Parodi