MILANO – Nell’ambito di un workshop nel quale l’azienda ha accolto un gruppo di studenti dell’Università di Verona all’interno dello stabilimento di San Giorgio in Bosco (Pd), Renza Tomasello Market Quality Manager di Sanpellegrino, ha spiegato cosa c’è dietro l’acqua minerale.
Qualità e costanti controlli sono un must per l’acqua minerale in bottiglia. Come risponde l’azienda a queste fondamentali esigenze?
Abbiamo la fortuna di lavorare con una risorsa unica, l’acqua minerale, che vogliamo portare ai nostri consumatori così come la natura ce la regala. È quindi dovere e compito primario di chi lavora con la qualità dei processi produttivi e distributivi prevenire tutte quelle attività che potrebbero intervenire negativamente su questo tipo di prodotto, mantenendo l’elevato livello di sicurezza adottato da Nestlé Waters. Il processo di controllo parte a monte dalle resine impiegate per la costruzione delle bottiglie e dai materiali di imballo per poi continuare durante tutta la fase produttiva: gli impianti di imbottigliamento sono realizzati con materiale inerte per evitare problemi di migrazione, il mantenimento delle condizioni ambientali deve essere tale per cui il prodotto non subisca alcun impatto dall’ambiente esterno. Da questo punto in poi la necessità è quella di veicolare le bottiglie in maniera adeguata per evitare shock termici o altri fenomeni che ne alterino il contenuto.
L’acqua minerale quindi è un prodotto ineccepibile dal punto di vista igienico sanitario?
Certamente e le caratteristiche di purezza originaria che la contraddistinguono devono essere necessariamente mantenute. Volendo riassumere e semplificare l’importante lavoro che svolgiamo quotidianamente posso affermare che la nostra attività si basa sulle cosiddette tre “C”. La prima riguarda la “Consumer Delight” ovvero il compito di deliziare il consumatore garantendo sempre un prodotto di altissima qualità; la seconda è quella che attiene la “Compliance” ossia il rispetto di normative, nazionali e internazionali, già molto restrittive che però, nel caso della nostra azienda, vanno molto al di là dei regolamenti previsti dalla legge perché riguardano il sistema di qualità stabilito da Nestlé e riconosciuto da autorevoli enti internazionali. Infine la terza “C” è quella della “Competitività” soprattutto dal punto di vista della riduzione dell’impatto ambientale e dei costi di produzione.