MILANO – La fashion stylist Rossana Lodo condivide sui social consigli utili su come valorizzare al meglio sé stessi, evitando al contempo di avere un impatto sull’ambiente. Per Rossana, moda e sostenibilità sono strettamente collegate e si impegna a divulgare quotidianamente agli altri i suoi valori.
Le abbiamo posto alcune domande per conoscerla meglio.
L’Intervista a Rossana Lodo
Ciao Rossana, raccontaci un po' di te, del tuo percorso di studi nella moda e di come hai coniugato questa tua passione con la sostenibilità.
Mi chiamo Rossana, ho quasi 25 anni e mi occupo di moda sostenibile. Il mio amore per questo settore è nato ai tempi delle superiori: è stato un vero e proprio colpo di fulmine, ad oggi non ricordo bene com’è avvenuto. Ricordo solo di essermi detta un giorno: “da grande voglio aiutare le persone a vestirsi”. Con il passare del tempo, ho scoperto che quel compito è svolto da figure professionali specifiche, quella degli stylist. Così mi sono iscritta all’università e nel 2021 mi sono laureata in Fashion Styling and Communication allo IED di Milano.
Durante l’ultimo anno, nel periodo precedente alla laurea, ho avuto modo avvicinarmi e approfondire il significato di sostenibilità grazie al progetto di tesi sviluppato insieme a Fridays For Future Milano.
A quel punto mi sono resa conto di amare sia moda sia il mondo della sostenibilità: la crasi tra le mie due passioni è stata molto naturale e nel novembre 2021 ho iniziato un percorso di divulgazione sui social.
Come hai avuto l'idea di creare dei canali social per divulgare queste tue passioni? Qual è la tua mission?
L’idea è nata spontaneamente, avevo capito cosa volevo fare e come volevo farlo. Così, in un giorno come un altro, ho semplicemente sviluppato una bella strategia ed ho iniziato a produrre i primi contenuti. Da li in poi, il resto è storia. La mia mission è abbattere lo status symbol del trend. Mi spiego meglio: ogni corpo ha forme e colori diversi, pertanto ad ognuno di noi andranno bene certi vestiti o colori piuttosto che altri, in base allo stesso principio secondo cui ognuno di noi ha specifici gusti personali anziché altri. Si insedia così un dannoso meccanismo che spinge le persone a desiderare un capo in trend per mostrarsi in un certo modo o dimostrare di appartenere ad uno status. Purtroppo però, questi capi sono effimeri ed hanno vita molto breve, anche più di un capo acquistato per impulso.
Cosa vuol dire acquistare capi d'abbigliamento in maniera più sostenibile?
Oggi, purtroppo, acquistare in maniera sostenibile in senso stretto non è possibile. Tuttavia, ci sono scelte che ognuno di noi può fare per essere il più consapevoli possibile. In primo luogo è importantissimo avere bene in mente che tipo di capi, colori e stili ci valorizzano meglio, poi avere una lista dei capi di cui abbiamo bisogno e infine fare una ricerca di acquisto partendo dal vintage e dal second hand, per poi passare ai brand sostenibili e solo infine, se non si hanno altre scelte, alle catene fast fashion.
Un caso a parte purtroppo è costituito dai corpi non conformi ai canoni della società attuale, che molto spesso non possono permettersi nient’altro che acquistare da brand fast fashion, i quali offrono loro molte più alternative.
Oltre al vestire in maniera più sostenibile, che consigli daresti su come impattare meno nel quotidiano?
Sicuramente il primo passo è l’informazione: leggete, informatevi, siate curiosi. Ponetevi delle domande: cosa c’è nel mio armadio? Cosa c’è nella mia casa? Cosa c’è nel mio piatto?
Inoltre, anche tutti quei “piccoli gesti” quotidiani di cui sentiamo spesso parlare sono importanti, come chiudere l’acqua quando ci si lava i denti o cuocere la pasta a fuoco spento, ma non bastano se vengono invalidati da azioni tutt’altro che sostenibili. Il mio consiglio dunque è: siate coerenti e cercate di capire che ruolo volete avere in questo mondo.
Manuela Fichera