I segreti di una corretta preparazione atletica secondo il Prof. Massimo Pagani, esperto in Medicina dello Sport
MILANO - Proprio in questi giorni, sono moltissimi gli allenatori che stanno lavorando alla programmazione degli allenamenti che costituiranno la base della nuova stagione sportiva per molteplici discipline. La preparazione atletica nel mese di settembre, dopo la pausa estiva, è infatti fondamentale per preparare in maniera graduale l’organismo ad affrontare carichi ed intensità di lavoro sempre superiori. Per evitare il rischio di infortuni ed innalzare le qualità sia aerobiche che muscolari degli atleti, è fondamentale anche il ruolo giocato dall’idratazione. Ecco il punto di vista del Prof. Massimo Pagani, Direttore della Scuola di Specializzazione di Medicina dello Sport dell’ Università degli Studi di Milano.
Quali sono i principali suggerimenti per avere un forma atletica in equilibrio per l’intera stagione sportiva?
Il primo consiglio è molto semplice: è importante non strafare. Uno degli aspetti che viene considerato di meno, ma che invece risulta fondamentale ha a che fare con la testa. Spesso infatti è opinione comune che l’atleta sia fatto principalmente di muscoli e di capacità tecniche, ma in realtà la preparazione dell’atleta e il suo risultato dipende tantissimo da come nella sua testa viene vissuto momento per momento sia l’allenamento, che poi la performance. Tra le parti di allenamento meno appariscenti vi è quello a “fare l’atleta”, ad “essere atleta”. Per il resto valgono i suggerimenti più comuni legati ad una corretta alimentazione, e quindi al consumo di cibi sani, leggeri e senza eccessi.
Quanto è importante l’idratazione, soprattutto dato il caldo dell’estate, per una corretta preparazione degli atleti e quanto devono bere?
L’idratazione è fondamentale. Il consiglio principale per garantire all’organismo un corretto apporto idrico, essenziale per una buona preparazione atletica, è quello di bere acqua sia prima del gesto atletico, che durante e poi. In questo modo si garantisce il corretto equilibrio nel recupero dei liquidi persi, ma soprattutto l’acqua reintrodotta garantisce il mantenimento dell’omeostasi termica. In particolare durante la stagione calda l’organismo tende infatti a scaldarsi, e questo può comportare effetti nocivi. L’acqua quindi non solo è necessaria per l’omeostasi metabolica ma anche per quella termica; è bene quindi apportare acqua non solo dall’interno, ma anche versarla all’esterno, direttamente sul proprio corpo. Purtroppo vi è ancora ignoranza rispetto al tema dell’idratazione durante l’attività sportiva, in quanto spesso si ritorna al vecchio, antico concetto che l’acqua nello stomaco rimane indigesta, senza accorgersi che questo è controproducente.
Quanti liquidi vengono persi e come reintegrarli ?
A meno che non si faccia un’attività sportiva particolarmente intensa, la quantità usuale di acqua e Sali che si perdono viene recuperata tranquillamente attraverso l’acqua. Se per coloro che non praticano attività fisica il consiglio è quello di bere almeno 1 litro e mezzo di minerale al giorno, per chi effettua sforzi fisici intensi e prolungati è invece necessario bere alcuni litri d’acqua per recuperare pienamente l’equilibrio idrico.
Quali sono i principali rischi di infortunio per gli sportivi? Come prevenirli ?
Va tenuto conto che ogni disciplina sportiva ha i suoi rischi specifici legati ad uno snodo fisico particolare; oltre a questi sono poi da considerare anche i rischi più generici, comuni invece a tutte. In un pugile ad esempio il rischio maggiore è rappresentato dalla possibilità di avere un trauma cranico, uno sciatore invece potrebbe ricevere traumi a diverse parti del corpo, tra le quali caviglie, ginocchio, o anca; nel rugby ancora, occorre fare più attenzione alla colonna vertebrale. Sono quindi veramente tantissime le cause possibili di trauma sportivi, cause che dipendono sia dall’atleta, sia dagli oggetti che hanno a che fare con il gesto atletico. Nel caso del calcio ad esempio, è attualmente in corso un dibattito sull’utilizzo del campo da calcio in erba o sintetico, per abbassare il rischio di infortuni. In ogni caso ritengo che per prevenire rischi e incidenti sportivi sia soprattutto importante una corretta preparazione atletica, così come l’evitare di compiere troppi sforzi se stanchi e non in condizioni ottimali.
Aggiornato il 23 settembre 2013