MILANO – Facendo la raccolta differenziata capita spesso di avere dei dubbi sul tipo di contenitore in cui gettare i rifiuti. Grazie all'app Junker è possibile risolvere i problemi con un semplice clic a portata di smartphone. «Abbiamo creato un database di più di un milione di prodotti, con abbinati i relativi codici a barre – spiega la co-fondatrice Noemi De Santis – l’utente non deve far altro che inquadrare il bar code con lo smartphone per ricevere tutte le informazioni sullo smaltimento».
Come funziona Junker Life
Il procedimento è semplice: dopo aver scaricato il programma, al momento della raccolta differenziata basta scattare una foto al codice a barre del prodotto o dell'imballaggio e inviarlo al sistema di Junker, che riconosce il materiale indicando il contenitore al quale è destinato. Per esempio è molto utile in presenza delle confezioni di carta con una finestra di plastica, per i tubetti del dentifricio, pannolini, confezioni di caffè e così via.
Il database interno è capace di “leggere” e scomporre ben 800mila prodotti, ed è in costante aggiornamento grazie alle segnalazioni degli utenti che, non trovando risposta su un determinato prodotto, ne contribuiscono alla catalogazione.
Geolocalizzazione della raccolta differenziata
Non si tratta di indicazioni generiche: uno dei problemi della differenziata è che le regole variano da Comune a Comune. Grazie alla geolocalizzazione, però, la app è in grado di capire dove si trova la persona e fornire le istruzioni corrette in base al luogo di residenza. La personalizzazione è anche alla base del modello di business di Giunko , la società di Noemi, della sorella Benedetta e degli altri fondatori Todor Petkov e Giacomo Farneti, che ha creato l’applicazione.
La start-up si sostiene grazie agli abbonamenti sottoscritti dai Comuni che pagano per poter comunicare ai cittadini i giri della raccolta, gli orari dei centri di smaltimento dei rifiuti ingombranti e altre informazioni utili.
di Salvatore Galeone
17 febbraio 2017
credtis: Junker Life