Prototipo di Baca Architects, studio specializzato in alloggi resistenti alle inondazioni, per trovare una soluzione alla crisi degli alloggi di Londra

Floating Homes, alloggi resistenti alle inondazioni

Prototipo di Baca Architects, studio specializzato in alloggi resistenti alle inondazioni, per trovare una soluzione alla crisi degli alloggi di Londra

MILANO – Casa in legno rivestito, soggiorno a pianta aperta, pavimenti chiari, grandi finestre che danno sul canale di Chichester. Fin qui sembrerebbe un appartamento come tanti a Londra, se non fosse che è un complesso galleggiante. Si tratta di un prototipo ideato da Baca Architects, uno studio specializzato nella costruzione di alloggi resistenti alle inondazioni, in risposta a un concorso lanciato lo scorso anno per trovare una soluzione alla crisi degli alloggi di Londra. A delineare quella che si prospetta come una tendenza dell’architettura del futuro è il The Guardian.

Le soluzioni dell’architettura

“L'architettura può rispondere alla sovrappopolazione affrontando le questioni di densità, l'economia e la velocità di costruzione – ha spiegato Alex De Rijke dello studio dRMM – Lo spazio dei grandi fiumi nelle aree urbane possono offrire risposte a queste domande”. Architetti e urbanisti di tutto il mondo stanno cominciando a guardare al di là dei confini tradizionali della città, verso la costruzione sull'acqua come una delle risposte alla riduzione degli spazi in centro città e allo sviluppo di progetti resistenti alle inondazioni. La Banca Mondiale, infatti, ha stimato che entro il 2050 i danni globali potrebbero ammontare a oltre 1 trilione di dollari. Tuttavia, se l’architettura galleggiante non è una novità, la vera sfida del futuro è disegnare città moderne completamente diverse dagli attuali villaggi che sorgono sui delta dei fiumi come già avviene nel sud-est asiatico.

Esempi di Floating Homes

Alcune città sono già abbastanza avanti. IJburg è un complesso di case galleggianti progettato da Marlies Rohmer su sei isole artificiali sul lago IJ di Amsterdam. E’ stato concepito per affrontare il problema abitativo, molto diffuso nella capitale olandese, così come la sua vulnerabilità alle inondazioni - più della metà dei Paesi Bassi vive pari o al di sotto del livello del mare. Il corpo è un mix di condomini e alloggi, con circa il 30% delle 18.000 case della comunità stanziate per i residenti a basso reddito. Al termine dei lavori si avranno case per 45.000 residenti su 10 isole.

A Copenaghen, lo studio di architettura Urban Rigger ha prodotto alloggi  galleggianti per studenti. Ogni complesso dispone di 12 monolocali che condividono un cortile con tanto di zona barbecue, rastrelliere, un atterraggio per kayak ed è alimentato in parte da energia solare.

di Alessandro Conte

8 novembre 2016

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