MLANO – Raccogliere e riutilizzare l’acqua piovana è una pratica che viene sempre più condivisa da molte persone. È un modo per salvaguardare quella domestica (ed impiegarla per altri scopi), risparmiare denaro e, soprattutto, una forma di rispetto nei confronti dell’ambiente.
Riciclo delle acque piovane: quali sono i benefici?
Sono diversi i benefici legati alla raccolta e al riciclo delle acque piovane. Primo tra tutti la possibilità di risparmiare acqua potabile, utilizzando al suo posto l’acqua piovana raccolta. Inoltre, in caso di precipitazioni molto intense, i sistemi di raccolta delle acque piovane diminuiscono la possibilità di sovraccarico della rete fognaria e provvedono a trattenere e/o disperdere in loco l’eccesso d’acqua che non viene assorbita dal terreno a livello urbano.
Come spiegato all’interno del ciclo dell’acqua, le acque piovane provengono dalla condensazione del vapore acqueo, dovuto all’evaporazione continua delle acque di mari, laghi e fiumi. L’acqua che proviene dal cielo non contiene né calce né cloro, dovrebbe essere pura come quella distillata e contenere solo idrogeno e ossigeno, con un pH neutro, pari a 7. L’eventuale presenza di pulviscolo atmosferico e di anidride carbonica può abbassare il pH dell’acqua piovana attorno a 6.
Queste caratteristiche consentono all’acqua proveniente dal cielo di essere impiegata in vari modi. Dal bagnetto riservato agli animali domestici al giardinaggio. L’acqua piovana è pulita, pura e non contiene nulla che possa nuocere. Ecco, di seguito, alcune soluzioni per “riciclare” l’acqua delle piogge.
Come riciclare l’acqua piovana per le attività domestiche
La cosa più “bella” dell’acqua piovana è che è gratis. È una risorsa che permette di risparmiare a lungo e per tutta la vita. Utilizzandola per diverse attività, inoltre, si va incontro alla Natura, salvaguardando le risorse ambientali ed energetiche. I suoi usi più frequenti riguardano la pulizia dei pavimenti della propria abitazione e delle finestre delle stanze, ma anche il lavaggio dell’automobile. L’acqua piovana, però, può essere impiegata anche per lavare i vestiti senza ammorbidente e per fare il bagnetto al proprio animale domestico.
Riutilizzare l’acqua piovana per la cura del giardino o delle piante
Tutti potrebbero pensare che l’acqua piovana venga raccolta ed utilizzata soltanto da coloro che dispongono di una casa grande, con giardino. Se si è determinati a prendersi cura dell’ambiente dove si vive, però, è possibile raccoglierla a prescindere. Nel caso in cui non si abbiano o non si possano installare delle grondaie sul tetto, sarà sufficiente posizionare, sul balcone o sulle finestre delle ciotole pulite nei giorni di pioggia. Per tutti coloro che invece possono averle basterà collegare un barile alle grondaie di raccolta esistenti sul tetto.
Recupero dell’acqua piovana: come funzionano i principali impianti
Esistono due metodi principali per la raccolta di acqua piovana per uso pubblico e privato:
- La raccolta dell’acqua dal tetto direttamente in botti, poste in corrispondenza delle grondaie, dotate di raccoglitori. Si tratta del metodo più semplice ed economico, adottato principalmenteda chi dispone di un gioradino esterno.
- Raccolta dell’acqua piovana mediante impianti fuori terra e interrati destinati allo stoccaggio e alla distribuzione dell’acqua. Si tratta di un metodo più avanzato, adottato soprattutto da enti pubblici e da aziende moderne.
La cosa che accomuna i diversi metodi di raccolta è la presenza di sistemi di drenaggio e di filtri, in modo da evitare che sporcizia e residui di diverse dimensioni, incluse foglie e terra, finiscano nel serbatoio e nell’acqua che poi verrà utilizzata.
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di Salvatore Galeone