La nuova linea di Carpisa il giusto mix di classe e sostenibilità
MILANO - Un set di valigie realizzate con bottiglie di plastica riciclate; per un singolo trolley ne occorrono all’incirca cinquanta. E’ questa l’ultima linea del brand napoletano Carpisa, in vendita a partire dal prossimo autunno. Colorate, trasparenti, ma anche personalizzabili con foto, motivi o disegni. Molteplici sono le alternative possibili ma unico è il denominatore: rispetto dell’ambiente e stile.
L’ATTENZIONE ALL’AMBIENTE - Carpisa, brand napoletano tra i più celebri in Italia per la produzione di borse e valigie, si riconferma con questa iniziativa sensibile alla tematica ambientale e al rispetto della natura, dopo la politica di “green devolution” intrapresa nel 2010. Quell’ anno l’azienda ha lanciato nei 590 negozi sparsi su tutto il territorio nazionale il baratto delle vecchie valigie con quelle nuove, per il riciclo di alcune loro parti, come ad esempio le rotelle o le chiusure metalliche. L’operazione, riscontrando un ottimo favore di pubblico, ha spinto Carpisa a portare avanti progetti a difesa dell’ambiente, confermandosi uno dei brand ecofriendly nazionali. Il Presidente Gianluigi Cimino: “l’essere legati a un progetto di ecosostenibilità non può che renderci orgogliosi”.
L’OPERAZIONE ECOLOGICA 2013 - Il progetto green di Carpisa di quest’anno è frutto di un lavoro di oltre dieci mesi di un team capitano dall’ingegnere Francesco Costa, e formato tra gli altri da quattro ingegneri, quattro artigiani pellettieri ed un gruppo di ricercatori dell’ Università Federico II di Napoli. Per realizzare le valigie “salva-ambiente” attraverso l’utilizzo delle bottiglie riciclate è stato brevettato un nuovo macchinario, frutto di numerose sperimentazioni, che potrà poi essere esportato anche in Paesi come la Cina o l’India, dove i rifiuti costituiscono oggi un enorme problema.
IL LANCIO - Per il lancio un progetto internazionale, e naturalmente ecosostenibile. Location, il grattacielo “Hard Turm Park” di Zurigo, struttura metropolitana di 121 piani a impatto zero. Per ogni piano Carpisa fornirà un set di valigie “salva-ambiente” personalizzate, con le immagini dello skyline visto dalle finestre di quel livello. Non è tutto; il progetto si concatena con il concorso “Design scouting talents”, lanciato in collaborazione con Franca Sozzani, direttrice di Vogue Italia, e rivolto a giovani architetti e designer internazionali. Essi, chiamati a progettare gli interni di uno dei piani più panoramici del grattacielo, saranno giudicati da una giuria quasi del tutto “made in Italy”. Tra i giudici il direttore della Triennale Arturo Dell’Acqua Bellavista, e gli architetti Fabio Novembre, Carlo Ratti, Michele De Lucchi, e Stefano Boeri.
aggiornato il 17 maggio 2013