Il ghiaccio si trasforma in musica grazie al talento innovativo di Terje Isungset
MILANO - IceMan non è il nome di uno de “I fantastici 4”, storico fumetto della Marvel, bensì il soprannome dell’unico musicista al mondo in grado di suonare strumenti interamente costruiti con il ghiaccio. Arpe, trombe, corni, chitarre, marimbe e perfino un iceridoo, versione congelata del didgeridoo australiano, sono le sculture dalle quali scaturiscono le note intense e suggestive di Terje Isungset. Uniche, dal fascino senza tempo e dall’anima cristallina, le melodie di Isungset sono una delle più riuscite avanguardie musicali del nostro tempo.
MUSICA DALL’ACQUA - La sua passione per la musica inizia fin da piccolo quando, assieme al padre fisarmonicista, suonava le percussioni in un’orchestra da ballo. L’idea di far musica dal ghiaccio invece nasce quasi per caso quando, durante una passeggiata, Terje iniziò a colpire stalattiti congelate scoprendo che il suono prodotto aveva una sua armonia impossibile da riprodurre con i classici strumenti musicali. “Ho deciso allora di comporre la mia musica attraverso la natura che mi circondava e ho iniziato a costruire strumenti di ghiaccio”, spiega Terje. “È straordinario poter far musica dalla più importante risorsa del mondo, l’acqua”.
UN FESTIVAL UNCONVENTIONAL - Nasce così un nuovo genere musicale, l’IceMusic, di cui Terje diventa ideatore e massimo esponente. I primi riconoscimenti arrivano nel 1999 quando IceMan organizza un concerto sotto una cascata ghiacciata durante il Winter Festival di Lillehammer. Nel 2005 viene fondata la IceRecords, una casa discografica indipendente in cui la musica viene composta esclusivamente da strumenti di ghiaccio. L’eco delle sue performance si diffonde rapidamente e, nel 2006, Terje fonda il Festival annuale IceMusic a cui suggestiva location è una montagna a Gelio, in Norvegia. Dalla cima innevate alte fino a tremila metri alle cascate ghiacciate fino ai palazzetti dove si pratica hockey, le performance di Isungset hanno un unico denominatore comune: la temperatura che può arrivare addirittura a 33 gradi sotto zero.
STRUMENTI E SUONI UNICI - Secondo Terje diversi tipi di ghiaccio producono suoni completamente diversi e si possono raggiungere sia le tonalità più alte che quelle più gravi. Il ghiaccio canta ed è lo strumento stesso a guidare il musicista facendo capire come essere suonato. Oltre a comporre musica, IceMan si occupa personalmente dalla costruzione dello strumento dando vita a chitarre, arpe, trombe e corni che però, vista la naturale tendenza del ghiaccio a sciogliersi, durano soltanto per un’unica sessione musicale. Per questo la sua musica è unica e irripetibile e un suo concerto non sarà mai uguale al precedente. “Non posso esercitarmi, ogni volta che suono gli strumenti sono nuovi e non posso rischiare di rovinarli prima di un’esibizione”, racconta Isungset che, per la loro realizzazione predilige blocchi di ghiaccio che vengono prelevati dai laghi montani gelati della fredda Norvegia invernale.
aggiornato il 6 marzo 2013