MILANO – Quando parliamo di “biologico” il primo pensiero va all’agricoltura: dai formaggi alla carne, passando per latte e verdura. Il ragionamento è corretto, ma andrebbe ampliato anche ad altri settori, come per esempio quello della moda. Proprio in questo campo, negli ultimi tempi, sono stati compiuti dei passi in avanti verso un’agricoltura rigenerativa. L’obiettivo è quello di curare il suolo utilizzato per la produzione, impiegare concimi biologici, garantire la rotazione delle coltivazioni e, infine, mettere al bando i pesticidi chimici.
Produzione di cotone biologico e risparmio d’acqua
La moda, nell’agricoltura rigenerativa, come può intervenire? Un ambito riguarda la produzione del cotone biologico e, un altro, è la riduzione notevole del consumo di acqua nei processi produttivi. Sposare questa “linea” garantirebbe un risparmio d’acqua del 90% e, perciò, i vestiti sono un fattore su cui puntare. Il settore tessile esige sempre più spesso garanzie sull’origine delle materie prime e più della metà della produzione del mondo della moda è fatta da tessuti in cotone.
A questo proposito è da segnalare la “Better Cotton Initiative”. Il gruppo di governance multi-stakeholder senza scopi di lucro promuove, ogni anno, standard migliori nell’agricoltura e nelle pratiche del cotone in 21 Paesi del mondo. A partire dal 2007, la Better Cotton rappresenta il 14% della produzione mondiale di questo materiale.
Anche le cripto-valute si avvicinano al concetto di “green”
La nascita di questo tipo particolare di valuta ha portato alla creazione di aziende che, per svolgere il proprio lavoro, consumano molta energia per i sistemi di calcolo. A seguito di ciò, in Canada, è stato sviluppato un modo che evita tali sprechi. Si è deciso di utilizzare quell’energia per scaldare l’acqua necessaria all’allevamento di salmerini e di usarla, poi, anche per la coltivazione di diversi prodotti vegetali.
Siamo di fronte ad un cambiamento epocale. Il biologico, inizialmente associato a prodotti derivanti dall’agricoltura si sta espandendo a livello globale: dalla moda fino alla tecnologia.