MILANO – E’ preoccupato Barack Obama e forse dovremmo esserlo tutti parlando di clima e territorio, perché le continue emissioni di anidride carbonica stanno mettendo a dura prova il nostro pianeta. Una situazione difficile, presa molto seriamente dal Presidente degli Stati Uniti, che sulle pagine della rivista Rolling Stone ha parlato delle strategie future, guardando con ottimismo alla conferenza di Parigi sul clima che si terrà a fine novembre.
Fatti progressi in tema di riscaldamento globale, ma non abbastanza
Un’intervista aperta cercando di analizzare i progressi fatti dalle nazioni per combattere il riscaldamento globale: “Collettivamente abbiamo fatto dei progressi - ha detto Obama - ma non sono niente in confronto a quello che è necessario fare. A Copenaghen (Conferenza Onu sui cambiamenti climatici del 2009) siamo stati in grado di stabilire il principio fondamentale per cui, per fermare il cambiamento climatico, non è sufficiente che agiscano solo i Paesi più sviluppati. La Cina e l'India per esempio, devono impegnarsi ad investire risorse in questo senso. Credo che a Parigi per la prima volta saremo tutti uniti nel riconoscere le rispettive responsabilità, nell'affrontare il problema ponendo obiettivi importanti e nell'aiutare finanziariamente i Paesi più poveri a stare al passo con questo programma. Se riusciremo a farlo entro la fine dell'anno, e io sono abbastanza ottimista a riguardo, avremo almeno posto le basi e creato una struttura con cui si potrà agire in modo unitario nei prossimi decenni”.
Libero mercato e cambiamento climatico
“Non si può negare che il sistema economico basato sul libero mercato abbia creato più ricchezza di ogni altro nella storia dell'umanità - continua il presidente Usa -. D'altro canto è vero che le ideologie liberiste che ignorano le conseguenze verso il mondo esterno prodotte dai sistemi capitalisti, possono creare enormi problemi. L'inquinamento è un classico esempio di fallimento del libero mercato, una di quelle conseguenze che vengono ignorate. Il nostro obiettivo è dire che il cambiamento climatico rappresenta un altro di questi fallimenti. Il modo di affrontarli è coinvolgere tutti nella discussione e giungere a una soluzione condivisa”. Una volontà forte di cambiare le carte in tavola e restituire alle generazioni future un Pianeta sano: “Ogni anno - conclude Obama - torno alle Hawaii e spero di poterci passare molto tempo quando il mio mandato sarà finito. Voglio che quando le mie figlie andranno a fare snorkeling possano vedere quello che vedevo io quando avevo 5 o 8 anni”.
di Redazione