Dichiarazione di Bonn: allarme acqua. Per evitare la crisi per le generazioni future occorre un uso più razionale della risorsa.
MILANO - Allarmante la sentenza elaborata da oltre 500 esperti riuniti a Bonn in occasione della Global Water Project System Conference nella città tedesca. “Tra una, al massimo due generazioni, l’acqua disponibile sul Pianeta potrebbe diminuire fortemente, minacciando il benessere della popolazione futura”, queste le parole dei ricercatori, ed il loro appello alle istituzioni per un uso più razionale della risorsa idrica, al fine di evitare la crisi.
LA CAUSA - Primo responsabile della crisi riguardante la risorsa idrica, l’uomo. Innumerevoli azioni errate individuali sommate tra loro e raggruppate a livello regionale, nazionale, continentale e globale, stanno drasticamente cambiando le sorti dell’acqua, riflettendosi sui tragici cambiamenti globali. Gesto dopo gesto, l'uomo ha cambiato drasticamente la portata dei fiumi e delle falde sotterranee, alterato la qualità dell'acqua e danneggiato gli ecosistemi acquatici. A tutto questo vanno aggiunte lo spreco e una gestione discutibile della risorsa, che ora rischia di influire negativamente non solo sull’ambiente ma anche sul benessere dell’uomo.
LE PREVISIONI FUTURE - Con le attuali conoscenze e considerando lo scenario odierno, non è ancora possibile prevedere esattamente secondo i ricercatori quando il limite planetario sarà superato. Si prevede però che arrivati a quel punto si potrebbero innescare cambiamenti irreversibili con dannose conseguenze.
UNA GESTIONE PIU’ RESPONSABILE - Per evitare questo preoccupante scenario sono state elaborate alcune raccomandazioni, contenute nella Dichiarazione di Bonn. Obiettivo, quello di arrivare a una gestione dell'acqua basata sul rispetto e la tutela degli ecosistemi.
- Potenziare la ricerca sul sistema idrico globale;
- elaborare una sintesi delle attuali conoscenze sul sistema acqua per migliorarne la protezione;
- formare la prossima generazione di ricercatori specializzati nel settore idrico;
- intensificare il monitoraggio dell'acqua; preferire soluzioni basate sulla salvaguardia degli ecosistemi a costosi interventi strutturali;
- stimolare l'innovazione nella gestione dell'acqua
Aggiornato il 27 giugno 2013